Quali sono i servizi gratuiti di supporto all’avvio d’impresa presenti sull’area bolognese? Esistono delle agevolazioni per dare vita a imprese promosse da donne? Finora, cosa è stato fatto a livello locale, regionale, nazionale ed europeo per sostenere l’imprenditorialità femminile?
Sono queste le domande a cui vuole rispondere la pagina web di READI, REte per l’Autoimpresa e le Donne Imprenditrici, una rete di soggetti territoriali che offrono alla cittadinanza, e alle donne in particolare, una panoramica di servizi, opportunità e buone pratiche sull’avvio e lo sviluppo di impresa, e più specificatamente su quanto dedicato alle imprese femminili. La pagina è disponibile al link www.cittametropolitana.bo.it/READI.
Il portale READI è uno dei risultati dell’attività del gruppo di lavoro Workers BuyOut, Autoimprenditorialità e Trasmissione d’impresa, coordinato dal servizio Progetti d’impresa della Città metropolitana e dalla Camera di Commercio di Bologna.
“READI esprime tre indirizzi chiari che Città metropolitana e Comune di Bologna hanno voluto affermare fin dal primo giorno di mandato. – commenta la delegata del Sindaco alla Promozione economica, Rosa Grimaldi – La volontà di fare rete, consapevoli che solo la concreta collaborazione su obiettivi condivisi può portare a risposte efficaci in un momento di incertezza e al contempo di così forte speranza; il supporto all’imprenditorialità, non solo come leva per creare occupazione, ma come fattore di innovazione del nostro tessuto economico, culturale e sociale; la convinzione che il territorio bolognese possa essere apripista, come storicamente lo è stato, nel rompere quel “vetro di cristallo” che non permette alle donne, anche nella creazione di impresa, di avere le stesse opportunità degli uomini. Per questo credo che la costituzione della rete READI e la realizzazione del portale sia solo il primo passo di un lavoro congiunto che vedrà coinvolte istituzioni, rappresentanze e territori”.
“Il Portale READI – afferma Valerio Veronesi, presidente della Camera di Commercio di Bologna – è uno strumento concreto al servizio di chi vuole mettersi in proprio e realizzare il sogno di avviare un’impresa. Un progetto di sviluppo volto a favorire soprattutto la nascita di nuove imprenditrici. Da parte della Camera di commercio di Bologna in questi anni c’è stato il massimo sostegno per tutte le donne interessate a fare attività d’impresa. L’avvio del portale informativo è un segnale importante perché avviene in questo preciso momento storico in cui sono soprattutto le donne a pagare le difficoltà dovute alla pandemia. È anche frutto di un progetto collettivo delle istituzioni e delle organizzazioni imprenditoriali”.
Al tema dell’imprenditorialità femminile nei prossimi giorni saranno dedicate tre iniziative, promosse da diversi attori del territorio e legate al Fondo Impresa Donna, finanziato con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e statali. Il Fondo prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero in favore di partite IVA e imprese al femminile, ma anche per le cittadine che intendono avviare una nuova iniziativa imprenditoriale sul territorio nazionale. Il bando, di prossima uscita, sarà gestito da Invitalia, agenzia nazionale per lo sviluppo di proprietà del Ministero dello Sviluppo economico.
Tre gli appuntamenti, a partecipazione gratuita, per approfondire le caratteristiche del Fondo e il supporto del territorio in favore dell’imprenditorialità femminile:
- San Lazzaro di Savena, sabato 26 marzo ore 10, Officine San Lab, via Emilia 253/A;
- Castel Maggiore, lunedì 28 marzo ore 21, Teatro Biagi D’Antona, via Giorgio La Pira 54, cui seguirà un laboratorio pratico previsto per il 5 aprile;
- Zola Predosa, mercoledì 6 aprile ore 14, Villa Edvige Garagnani, via Masini 11.
Il gruppo di lavoro Workers BuyOut, Autoimprenditorialità e Trasmissione d’impresa, nato in seno al Tavolo di Salvaguardia e Ripresa economica della Città metropolitana, è partecipato, in ordine alfabetico, da: Alleanza delle Cooperative Italiane, ART-ER, CIGL Bologna e Imola, CISL, CNA Bologna, Comune di Bologna, Confcommercio ASCOM, Confesercenti, Insieme per il lavoro, Nilde – incubatore al femminile del Comune di San Lazzaro di Savena, UIL, Unione Reno Galliera.