Screening oncologici, a Reggio l’adesione è altissima e i valori sono per tutti e tre i test di prevenzione e diagnosi precoce dei tumori del collo dell’utero, della mammella e del colon retto oltre la soglia ottimale “desiderabile” stabilita a livello ministeriale.
Gli anni 2020 e 2021 sono stati difficili per il Centro Screening a causa del Covid: da marzo a maggio 2020 gli screening sono stati bloccati e nel 2021 si è dovuto fare un grande lavoro per mandare l’invito anche a tutte le persone rimaste in sospeso. Al primo gennaio 2022 stando alla Rilevazione Puntuale della Regione Emilia-Romagna nella provincia di Reggio si è riusciti a invitare tutta la popolazione avente diritto, recuperando così anche il ritardo accumulato nel 2020: oltre il 99% per Collo dell’Utero e Mammella e oltre il 95% per il Colon retto. Un risultato significativo se si considera che dalle rilevazioni effettuate sul 2020 per i due test dedicati alle donne si era accumulato un ritardo di due mesi e per il test dedicato al Colon retto il 15% degli aventi diritto non aveva potuto ricevere l’invito a scadenza.
Dal punto di vista dell’adesione i dati dicono che i reggiani sono molto attenti alla prevenzione la cui cultura é fortemente radicata, in maniera omogenea sul territorio e per tutti e tre gli screening proposti. Basti pensare che a fronte dell’invito spedito dall’Ausl di Reggio, al test di screening per il tumore del Collo dell’Utero (PAP test nella fascia 25-29 anni, test HPV nella fascia 30-64 anni) aderisce il 75%, a quello della Mammella il 76,2%, a quello del Colon retto (test per la ricerca del sangue occulto fecale) il 63,9%. In tutti e tre i casi si parla del dato più alto fra le province della Regione Emilia-Romagna. A Reggio Emilia il dato dell’alta adesione è costante e ugualmente distribuito su tutti i Distretti del territorio, dalla pianura alla montagna. In tutti e tre gli screening siamo ben oltre il dato di adesione ottimale stabilito a livello Ministeriale che per il collo dell’utero è fissato al 60%, per la Mammella al 70% e per il Colon retto al 50%.
“Siamo contente che il lavoro di sensibilizzazione portato avanti dalla nostra squadra, ma anche da tutti i servizi ospedalieri e territoriali, stia portando i propri frutti – sottolinea la dottoressa Cinzia Campari, Direttore del Centro Screening Oncologici. Nel giorno della Festa della Donna, tra l’altro, riflettere sull’importanza che gli screening femminili hanno per le donne reggiane ci fa essere orgogliose del nostro territorio. Il periodo pandemico ha messo molto sotto pressione tutti gli operatori e la macchina organizzativa dello screening. Riuscire a recuperare le chiamate rimaste indietro non era scontato e per questo ringrazio tutti gli operatori e le operatrici coinvolte direttamente e indirettamente”.