Il mese di febbraio si è aperto con la riduzione delle restrizioni relative al Covid per chi arriva in Italia dai Paesi UE: una decisione che ha favorito la ripartenza del traffico internazionale e che ha consentito all’Aeroporto di Bologna di recuperare i due terzi dei passeggeri pre-pandemia, con una forte crescita sul 2021. A febbraio 2022, infatti, il Marconi ha registrato 394.031 passeggeri, in calo del 33,1% sul febbraio 2019 (ultimo anno pre-Covid) e in aumento del 550,0% sullo stesso mese dello scorso anno, quando eravamo in piena “seconda ondata”.
Nel dettaglio, a febbraio 2022 si sono registrati 128.381 passeggeri su voli nazionali (-7,0% sul 2019, ma +475,5% sul 2021) e 265.650 passeggeri su voli internazionali (-41,1% sul 2019, +593,4 sul 2021).
I movimenti aerei sono stati 3.509, in calo del 30,0% sul 2019 (+308,5% sul 2021), mentre le merci trasportate per via aerea sono state 3.405 tonnellate, in aumento del 6,7% sul 2019 e del 23,6% sul 2021.
La classifica delle mete “più gettonate” di febbraio ha visto ancora 4 aeroporti italiani nella “top ten”, ma cresce la Spagna con 3 destinazioni. Ai primi tre posti troviamo Catania, Palermo e Madrid. Seguono: Barcellona, Bari, Brindisi, Tirana, Parigi Charles de Gaulle, Valencia e Amsterdam.
I dati progressivi, relativi al numero di passeggeri e di voli nei primi due mesi del 2022, evidenziano ancora una differenza negativa sul 2019, ma con una crescita importante rispetto al 2021. Il segmento cargo è invece in aumento anche sul 2019.
Nel dettaglio, il primo bimestre dell’anno ha registrato 710.614 passeggeri (-42,2% sul 2019 e +413,8% sul 2021), 7.038 movimenti (-32,2% sul 2019 e +251,4% sul 2021) e 6.628 tonnellate di merce trasportate (+2,0% sul 2019 e +15,6% sul 2021).
Se il Covid sembra avere allentato la presa, con un drastico calo dei contagi ed effetti positivi sul traffico aereo, ora a preoccupare è la guerra in Ucraina che, oltre alla terribile perdita di vite umane e alla distruzione di case e città, sta provocando lo stop al traffico aereo in un’ampia area del continente e un clima di forte preoccupazione per i possibili sviluppi del conflitto. Attualmente, risultano sospesi per motivi legati alla guerra i collegamenti da Bologna con Kiev, Leopoli e Odessa in Ucraina, Chisinau in Moldavia e Mosca in Russia.