Comune di Modena, Arpae e Ausl hanno da subito deciso di costituirsi in giudizio contro il ricorso presentato al Tar da Fonderie Cooperative che ha impugnato il provvedimento di diffida e sospensione e ha potuto anche riprendere temporaneamente l’attività produttiva. L’amministrazione comunale, attraverso l’Avvocatura civica e avvalendosi anche dei Settori tecnici, ha provveduto alla costituzione formale già il 7 febbraio e depositerà la memoria nei tempi previsti.
Lo ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli in un’informazione dedicata durante la seduta del Consiglio comunale di giovedì 10 febbraio osservando che: “L’iniziativa intrapresa da Fonderie Cooperative è legittima, ne prendiamo atto e agiamo di conseguenza, chiaramente in opposizione alla loro tesi e coerenti con gli indirizzi politici assunti dal Consiglio comunale e dalla Giunta dal 2019 in poi, oltre che in sintonia con Arpae-Sac e Ausl”.
In quanto alla ripresa temporanea dell’attività produttiva, ha quindi spiegato che il ricorso di Fonderie Cooperative contiene un’istanza cautelare, cioè di sospensione dell’esecuzione del provvedimento di Arpae in attesa della decisione del Tar il quale ha pertanto sospeso il provvedimento per la parte in cui disponeva l’interruzione dell’attività. Il Tar ha invece respinto la stessa richiesta per quanto riguarda la misura della completa rimozione dei rifiuti eccedenti, a cui la ditta dovrà quindi provvedere.
Il Decreto del Tar rimarrà efficace temporaneamente, cioè fino all’udienza collegiale in Camera di consiglio fissata per il 9 marzo, durante la quale deciderà l’istanza di misure cautelari con ordinanza che avrà efficacia fino alla sentenza di merito.
“Seguiremo dunque l’evolversi degli eventi processuali in seno al Tar e poi all’eventuale ulteriore ricorso in Consiglio di Stato” ha assicurato il sindaco Muzzarelli aggiungendo che dal punto di vista politico l’Amministrazione comunale è già al lavoro sul futuro del comparto. “In questo senso – ha affermato – abbiamo sempre dato piena disponibilità ad attivare, su proposta del privato, procedure di accordo operativo per valorizzare l’area una volta superata la produzione industriale. L’area delle Fonderie Cooperative alla Madonnina è infatti individuata anche nel Pug come strategica per la rigenerazione e, a livello di rione, dovrà assolvere ad alcuni obiettivi: offrire un mix funzionale con connessioni alla Diagonale e alla zona sull’altro lato. Alla luce delle indicazioni del nuovo Piano sono state sviluppate anche alcune prime ipotesi di massima per offrire un contributo alle prospettive di sviluppo. Siamo quindi già entrati in una nuova fase e porteremo avanti il nostro lavoro con il coinvolgimento del Quartiere e dei residenti della Madonnina e della zona ovest della città”, ha concluso.