Il Comune di Formigine ha ricevuto un contributo di 200mila euro dalla Fondazione di Modena per la ristrutturazione della palestra Ferraguti di Magreta.
L’attuale edificio è stato realizzato nei primi anni Settanta e si trova vicino al circolo ricreativo della frazione e al campo da calcio. Nonostante una prima ristrutturazione nel 2008, la palestra presenta diverse problematicità che ne disincentivano l’utilizzo. Ecco allora che il progetto punta a riqualificare l’esistente, rendendo la struttura ad elevata qualità architettonica, funzionale e confortevole, con bassi costi di gestione e di manutenzione. Un centro aggregativo vero e proprio, dunque, nella convinzione, fortemente perseguita dall’Amministrazione formiginese, che lo sport svolga un ruolo determinante per l’integrazione sociale e la condivisione dei valori della convivenza civile.
In particolare, verrà migliorata l’efficienza energetica dell’edificio lavorando sia sull’involucro edilizio che sugli impianti. La zona spogliatoi, attualmente in classe D, raggiungerà la classe A4. Anche la zona palestra, grazie al cappotto esterno, migliorerà la sua classe energetica, con un risparmio totale annuo sulle spese energetiche del 41,5%. Sempre sul fronte del risparmio energetico, la zona gioco sarà illuminata da luci a led; inoltre saranno installati pannelli solari per la produzione dell’acqua calda sanitaria e del riscaldamento.
Il consumo di acqua sarà ridotto grazie all’inserimento di miscelatori temporizzati e alla realizzazione dell’impianto di ricircolo; mentre l’impianto di ventilazione meccanica migliorerà la salubrità degli ambienti, garantendo un costante ricambio d’aria e riducendo le perdite di calore.
Al fine di favorire l’accesso ai disabili, tutte le docce saranno dimensionate all’uso per disabili motori, e gli spazi spogliatoio saranno completamente ristudiati dal punto di vista distributivo, con l’intento di ricavare ambienti accessibili a tutti.
Commenta Marco Biagini, assessore allo Sport: “Eseguire interventi di riqualificazione è la soluzione più idonea per non consumare il suolo e per ridurre i consumi energetici. A fronte di un investimento economico per la maggior parte finanziato dalla Fondazione di Modena, che ringraziamo, ridurremo l’impatto ambientale di questo edificio e realizzeremo spazi più inclusivi, dando una risposta concreta anche al tema urgente dei costi energetici e prevedendo di fare operazioni simili anche in altre strutture”.
I lavori dovrebbero iniziare quest’estate, a seguito dell’espletamento delle procedure di gara.