La Diagonale di Modena diventa sempre più verde. Lungo il percorso della linea ferroviaria storica, infatti, è stata completata nei giorni scorsi la messa a dimora di 900 nuove piante, tra alberi e arbusti, che vanno a integrare e completare l’intervento sul verde della Diagonale nell’ambito del quale lo scorso autunno erano stati piantumati oltre 200 alberi a medio e alto fusto e 400 arbusti, in aggiunta agli alberi storicamente già presenti.

Obiettivo dell’intervento è rafforzare il valore ambientale ed ecologico dell’asse della Diagonale, contribuendo a realizzare una barriera filtrante per ridurre l’inquinamento e i fenomeni dovuti al cambiamento climatico, e favorire la biodiversità attraverso la creazione di ambienti diversificati.
Un sopralluogo a lavori completati è stato effettuato nella giornata di ieri dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, con l’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi e l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi.
L’intervento ha un valore complessivo di circa 40 mila euro ed è stato finanziato per il 75 per cento attraverso un bando regionale per interventi di forestazione urbana nei Comuni di pianura che prevedeva, appunto, anche la realizzazione di fasce boscate formate da uno strato di alberi ad alto fusto e da uno strato arbustivo con funzione primaria di barriera filtrante per il miglioramento della qualità dell’aria e della qualità del territorio.
Le nuove piante sono state collocate lungo l’asse principale del percorso ciclopedonale, per una lunghezza complessiva di circa 525 metri, e nell’area interclusa tra la Diagonale e il cimitero di San Cataldo per una lunghezza di circa 100 metri. Crescendo, le piante formeranno una siepe complessa, profonda circa tre metri, per una superficie di impianto complessiva di circa 2.175 metri quadrati.
Lungo il percorso ciclopedonale sono state piantate specie poco esigenti e adattabili, anche con valore ornamentale, utilizzando una percentuale maggiore di alberi di piccola dimensione e di arbusti. Per l’area antistante il cimitero, sono state scelte specie autoctone e specie fruttifere con prevalenza di alberi in modo da bilanciare la vegetazione spontanea. Tra le essenze utilizzate ci sono acero campestre, bagolaro, ciliegio selvatico, frassino e pioppo, nocciolo, mirto e alloro; tra gli arbusti corniolo, rosa selvatica, ligustro selvatico, lantana, sambuco nero, olivello spinoso e ginestra di Spagna.