Opportunità e insidie del web, ma anche elettronica, conoscenza del territorio e legalità. Si fa ancora più ampia l’offerta per il 2022 di Hub in Villa, lo spazio dedicato ai giovani del Comune di Formigine. Gli incontri, in partenza nel mese di febbraio, si svolgeranno in parte presso la sede di Villa Gandini e in parte nelle scuole del territorio. Quattro i percorsi proposti, modellati su temi di forte attualità.
Per gli amanti dell’elettronica l’appuntamento da non perdere è “CyberLab”, ciclo di 27 incontri rivolto ai ragazzi dai 9 ai 14 anni per apprendere le basi di coding e robotica ed esplorare il mondo della grafica e della stampa 3D. Doppio il focus sul tema della sicurezza in Rete, fondamentale in un’età in cui i ragazzi si approcciano per la prima volta alla realtà digitale. Le prime classi delle scuole medie del territorio prenderanno parte al progetto “Internet sicuro”: obiettivo del corso sarà quello di educare all’uso dei nuovi media, fornendo gli strumenti necessari per navigare in sicurezza e con una maggiore consapevolezza dei rischi del web. Indirizzato invece a tutte le classi delle scuole medie il percorso “Cyberbullismo: capire, analizzare e affrontare il fenomeno”, tema particolarmente delicato in fase pre-adolescenziale. Tra gli argomenti da affrontare non solo gli aspetti tecnici e legali per prevenire e difendersi dal cyberbullismo, ma anche approfondimenti sui corretti comportamenti quotidiani per costruire rapporti positivi con gli altri e supporto agli insegnanti nell’imparare a riconoscere possibili episodi. Conoscenza del territorio e legalità, infine, al centro del percorso “La tua città”, coordinato da Ennesimo Film Festival. Il progetto, che coinvolgerà quattro classi seconde delle scuole medie, porterà i ragazzi alla scoperta di alcuni luoghi formiginesi dedicati alla memoria di persone che si sono battute contro la criminalità, talvolta con tragiche conseguenze. “Obiettivo degli incontri – commenta il Vicesindaco con delega alle Politiche giovanili Simona Sarracino – resta come sempre quello di coinvolgere i ragazzi in percorsi educativi creativi e stimolanti, offrendo uno spazio di socializzazione spesso venuto a mancare per gli adolescenti a seguito della pandemia”.