“La Procura di Modena contesta diverse violazioni delle norme antinfortunistiche al datore di lavoro e al responsabile aziendale della sicurezza della Bombonette di Camposanto, l’azienda dove lo scorso agosto è rimasta uccisa Laila El Harima la giovane operaia di origine marocchina schiacciata da una fustellatrice”, spiega una nota Cgil e Slc Cgil Modena.

“Dagli atti della Procura di Modena emerge che i due indagati non avrebbero minimamente considerato il rischio di contatto dei lavoratori con gli organi in movimento durante l’uso delle fustellatrici.

Per trarre maggior profitto e risparmiare sui tempi di lavorazione, al posto della prevista protezione statica fissa avrebbero installato dei “pareggiatori” regolabili manualmente, consentendo così l’avvio del macchinario anche in presenza di un operatore al suo interno – continua la nota di Cgil -. Inoltre, alla dipendente non sarebbe stato fatto seguire il corso di formazione di legge per addestrarla all’utilizzo di quella macchina così pericolosa”.

“La conclusione delle indagini preliminari della Procura di Modena, che prelude all’invio a giudizio dei due indagati con l’accusa di omicidio colposo con l’aggravante della violazione delle norme antinfortunistiche, dimostra la fondatezza delle denunce della Cgil, insieme al sindacato di categoria Slc Cgil, all’indomani dell’infortunio mortale.

La Cgil e la Slc – nel rispetto dell’azione della magistratura e degli esiti dell’indagine – ribadiscono la necessità di azioni concrete, di maggiori controlli ispettivi e risorse da parte delle istituzioni e delle autorità competenti per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Non è più sopportabile lo stillicidio dei morti sul lavoro (una vera piaga a livello nazionale) ed assistere al contempo allo smantellamento delle tutele nel mondo del lavoro e alla derubricazione dall’agenda politica della sicurezza nei luoghi di lavoro.

E’ ora di dire basta. Basta ai morti sul lavoro, basta a barattare la salute e la vita dei lavoratori e delle lavoratrici con logiche di profitto” ribadiscono Cgil Modena e Slc Cgil Modena.