Le condizioni socio-economiche, di salute e lavorative dei residenti nel territorio comunale, gli effetti delle politiche di welfare del Comune e la struttura complessiva dei servizi di welfare pubblici e privati sono al centro della collaborazione avviata da Comune di Modena e Unimore.
L’intesa è stata ora sancita anche da un protocollo sottoscritto da Comune e Dipartimento di Economia Marco Biagi in attuazione dell’accordo quadro per l’istituzione dell’osservatorio sul Welfare come previsto nelle linee di indirizzo Prendiamoci Cura “con l’obiettivo – spiega l’assessora Roberta Pinelli – di conoscere dettagliatamente l’impatto sul territorio delle politiche di welfare e valutare la situazione socio-economica dei modenesi per definire con precisione e sulla base di dati certi le scelte da compiere”.
Comune e Dipartimento di Economia convengono, pertanto, di realizzare programmi didattici, di studio e di ricerca integrata nei settori di comune interesse. La collaborazione si svilupperà attraverso lo sviluppo di ricerche congiunte o in collaborazione, lo scambio di banche dati garantendo il rispetto delle norme sulla riservatezza dei dati che saranno resi anonimi, lo svolgimento di Tesi di Laurea da parte degli studenti del Dipartimento su temi proposti dal Comune, l’accettazione di borsisti e dottorandi da parte del Comune, l’interscambio di documentazione e pubblicazioni, l’organizzazione di convegni e seminari. Il Protocollo, approvato dalla Giunta comunale, stabilisce inoltre che le modalità di realizzazione del progetto siano affidate a un Comitato scientifico composto da membri designati da ciascuna parte.
Presupposto dell’accordo è appunto l’intenzione del Comune di sviluppare forme di collaborazione con il Dipartimento nel settore delle politiche del Welfare e dello studio delle condizioni economiche e sociali delle famiglie modenesi. Da parte sua, il Dipartimento ha a più riprese rilevato l’esigenza di sviluppare una politica sistematica di collaborazione tra mondo accademico e istituzioni pubbliche al fine di raccordare attività formative e di ricerca con le esigenze del mondo produttivo e dei soggetti che offrono servizi di welfare alla cittadinanza. Il protocollo d’intesa, che non comporta oneri economici per le parti, ha efficacia un anno e potrà essere rinnovato.