Anche quest’anno, come è già successo nel 2021, l’emergenza sanitaria a Modena fa saltare il corteo in occasione di San Geminiano, ma si rinnova comunque la tradizione dei doni offerti dal Comune: i due ceri votivi e l’olio che viene utilizzato per la lampada accesa perennemente nella cripta che ospita il sepolcro del santo.

La consegna dei doni avverrà durante la solenne messa pontificale in Duomo di lunedì 31 gennaio, alle 11, a cui parteciperà anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, con il gonfalone della città e la presenza di alcuni valletti in livrea gialloblù. Prima e dopo la celebrazione, diversamente dallo scorso anno, fuori dalla Cattedrale si esibirà anche la banda cittadina, pur se in formazione ridotta.

Prima della messa l’Arcivescovo Erio Castellucci impartirà la benedizione alla città con la reliquia del braccio di San Geminiano.

Per la funzione in Duomo, che sarà presieduta da monsignor Giacomo Morandi, vescovo eletto di Reggio Emilia – Guastalla, e concelebrata da altri prelati, sono previsti inviti contingentati per le autorità civili e militari.

Sempre a causa dell’emergenza sanitaria, non parteciperanno alle celebrazioni i rappresentanti dei Comuni di San Geminiano e Pontremoli, con i loro gonfaloni: San Geminiano è anche il loro patrono.

IN FIERA CON MASCHERINA E GREEN PASS

Per la fiera di San Geminiano di lunedì 31 gennaio a Modena sono state confermate le principali indicazioni già sperimentate per Sant’Antonio: dall’utilizzo della mascherina al Green Pass rafforzato per chi partecipa, facendo acquisti o avvicinandosi ai banchi, così come per tutti gli operatori. Per toccare la merce, inoltre, è previsto l’utilizzo di gel igienizzante e di guanti monouso; sono vietate, per evitare assembramenti, le presentazioni dei prodotti in vendita con richiamo della clientela utilizzando microfoni o altri impianti di diffusione sonora.

Confermato con la nuova ordinanza comunale anche l’ampliamento dell’area in cui si sviluppa la manifestazione, per garantire la possibilità di mantenere il distanziamento tra le persone, ma con una disposizione dei banchi modificata in alcuni punti, proprio sulla base dell’esperienza sviluppata per Sant’Antonio e verificata al tavolo tecnico condiviso con la Questura.

In particolare, si riducono ulteriormente i doppi fronti presenti in via Emilia a porta Bologna e in piazza Sant’Agostino, confermando inoltre che non verranno collocati banchi in aree dove ci sono cantieri e nelle strade dove si potrebbero verificare assembramenti come, per esempio, in via Castellaro e in via Scudari. Aumentano così i banchi destinati a piazza Matteotti, a piazza Roma e largo San Giorgio e a piazza XX Settembre da dove, però, per Sant’Antonio vennero ricollocati in spazi liberi in piazza Grande.

Anche per San Geminiano gli incaricati del Comune, in accordo con Polizia locale e forze dell’ordine, procederanno eventualmente, e in via straordinaria, dopo le ore 8, a limitati spostamenti, rimanendo nell’ambito delle stesse zone di riferimento per la migliore fruibilità degli spazi di vendita in ragione di eventuali posteggi vacanti. Ciò è possibile visto che non è prevista la tradizionale “spunta”, cioè la sostituzione degli ambulanti assenti con ambulanti non “titolari” i quali sono circa 400, ma ovviamente solo lunedì si potrà valutare la partecipazione effettiva. A Sant’Antonio furono 254.

Per collegare le diverse piazze al percorso tradizionale della fiera è stata prevista una nuova segnaletica e sono state predisposte postazioni per gli artisti di strada negli itinerari di collegamento.

Nei principali accessi al centro storico, inoltre, sono confermati anche per San Geminiano i varchi informativi, con manifesti, volantini e la presenza di ancora più volontari del gruppo comunale di Protezione civile per invitare a comportamenti rispettosi delle norme di prevenzione: dall’utilizzo della mascherina al distanziamento. Altri volontari, insieme a quelli delle associazioni che collaborano con la Polizia locale per la sicurezza, si muoveranno nell’ambito della fiera, sempre per attività di comunicazione, mentre i controlli saranno svolti dalla Polizia locale e da addetti alla sicurezza qualificati.

“I modenesi – afferma il sindaco Gian Carlo Muzzarelli – dimostreranno ancora una volta grande responsabilità e grazie al lavoro delle forze dell’ordine, della Polizia locale e del volontariato, ci saranno le condizioni di sicurezza per passare una bella giornata in centro storico”.

I controlli del Green Pass rafforzato degli operatori da parte della Polizia locale inizieranno fin dalla notte precedente la fiera, con il posizionamento dei banchi nei posteggi assegnati, e continueranno durante la giornata anche per i collaboratori che si potranno alternare nell’attività.

Durante la giornata in piazza Torre sarà presente il gazebo della Polizia locale e in piazza Sant’Agostino il camper con l’ufficio mobile. Per denunce e segnalazioni sarà operativo anche il Posto integrato di Polizia di viale Molza.

 

C’È LA FIERA: DIVIETI DI SOSTA E RIMOZIONI

Scattano dalla mezzanotte di domenica 30 gennaio e sono validi per tutta la giornata di lunedì, i divieti di sosta, con rimozione, nelle strade del centro storico di Modena interessate dalla fiera di San Geminiano. Previsti anche alcuni divieti di transito e una serie di altri provvedimenti sulla viabilità che interessano alcune decine di strade. E dalle 22 della domenica gli operatori commerciali possono accedere alle aree assegnate per l’allestimento dei banchi, con la Polizia locale che controllerà la corretta collocazione e il possesso del Green Pass rafforzato previsto dall’ordinanza comunale.

I divieti di sosta, con segnaletica sul posto per indicare i tratti di strada interessati, riguardano corso Canalchiaro, via Canalino, via Università, via San Carlo, piazza XX Settembre, via Scudari-Castellaro, via Sant’Eufemia, piazza Sant’Agostino, piazza Matteotti, piazzale San Francesco, piazzale Erri, via Rua Pioppa, via Cardinal Morone, via Castelmaraldo, via Santa Margherita, via Fonteraso e via Fonte d’Abisso.

Previsto anche il divieto di transito, esclusi i mezzi di soccorso, in piazza Sant’Agostino, via Emilia centro, lardo Porta Bologna, corso Duomo, corso Canalchiaro, corso Canalgrande, piazza Grande, piazza Torre, Calle di Luca, piazza Roma e piazza XX Settembre. Per la giornata di lunedì, inoltre, sono abrogati i sensi unici nelle vie Battisti, Torre, Falloppia, Dei Tintori, Rua Pioppa, Taglio, Marescotta, San Cristofaro, Fonte d’Abisso, Ramazzini, Cerca, Cardinal Morone, Badia, Sant’Eufemia, dei Lovoleti.

 

IL PATRONO NELLE OPERE DEL MUSEO CIVICO

Un’occasione per conoscere o riscoprire San Geminiano, patrono di Modena, e il culto che lo lega alla città, nel giorno della sua festa, è offerta dal Museo civico di Modena che lunedì 31 gennaio propone, come è ormai tradizione, due visite guidate dedicate alla figura del santo. Passeggiando in centro storico in occasione della giornata di festa, è possibile visitare anche tutti i luoghi del sito Unesco, dalla Ghirlandina alle sale storiche del Palazzo comunale.

Le visite guidare al Museo civico, curate da Mediagroup98, si svolgono alle 10.30 e alle 16, sono gratuite e per partecipare è sufficiente presentarsi alla reception del Museo (al terzo piano di Palazzo dei Musei, in largo Sant’Agostino), muniti di Green pass rafforzato e indossando la mascherina, preferibilmente Ffp2. La visita permetterà di scoprire anche gli aspetti meno conosciuti della millenaria vitalità del culto del santo, vescovo di Modena nel IV secolo e patrono della città fin dall’epoca altomedievale. Geminiano è stato nei secoli punto di riferimento non solo per la Chiesa locale, ma anche per il Governo cittadino, al punto che la sua figura è divenuta in diverse occasioni strumento di aggregazione della comunità locale e simbolo della città. Gli itinerari proposti ripercorrono le tappe del legame plurisecolare istituitosi tra il santo e la comunità cittadina. I reperti e le opere d’arte, fra tardo antico e barocco, presentate nelle visite sono scelte con l’intento di creare un percorso che riunisce le testimonianze del contesto tardo antico in cui visse il santo, la tradizione agiografica, il rapporto tra il santo e la città, e le forme della devozione. Tra le opere è possibile ammirare il San Geminiano dipinto da Nicolò dell’Abate per le Beccherie, il macello pubblico costruito tra il 1537 e il 1538 nei pressi di piazza Grande per volere dei conservatori della magnifica comunità. L’opera, di proprietà della Galleria Estense, è esposta nella sala dedicata all’arte sacra del Museo Civico.

Nel giorno del patrono il Museo civico sarà visitabile dalle 10 alle 19, con accesso gratuito alla mostra “Primordi. La riscoperta della raccolta del Paleolitico francese del Museo civico di Modena”, allestita nella sala dell’archeologia, e, nel suo ultimo giorno di apertura, a “Connessioni. Gigi Mariani per i 150 anni del Museo civico” che espone gioielli che richiamano riflessi, particolari, suggestioni fra le raccolte archeologiche, etnologiche, artistiche. Il 31 gennaio è anche l’ultimo giorno di apertura dell’esposizione “Un progetto per Dante. Il monumento di Giacomo Masi e Giuseppe Graziosi”, alla Gipsoteca Graziosi. La mostra presenta l’opera rimasta incompiuta ideata dallo scultore Giuseppe Graziosi e dall’architetto Giacomo Masi, tra il 1895 e il 1900, dedicata al genio e alla gloria di Dante. L’opera trova oggi adeguata valorizzazione grazie al sostegno del Lions Club Modena Host e della Società Dante Alighieri che, insieme al Museo Civico, hanno promosso lo studio e l’esposizione del bozzetto e dei disegni preparatori, con un video che ne illustra la complessa elaborazione progettuale.

Per la festa del patrono sono aperti e visitabili anche i luoghi del sito Unesco: la Torre civica sarà aperta dalle 9.30 alle 18.30, con ingresso gratuito alle 9.45, 10.30, 11.15, 12.00, 12.45, 13.30, 14.15, 15.00, 15.45, 16.30, 17.15.

Anche le sale storiche del Palazzo comunale sono aperte al pubblico con visite guidate a ingresso gratuito alle 15.15, 16, 16.45, 17.30, 18.15. L’Acetaia comunale, nel sottotetto del Palazzo, sarà visitabile con visita guidata a ingresso gratuito alle 10.30, 11.30, 15.30 e 16.30.

Aperto anche il Nuovo Diurno di piazza Mazzini, da scoprire con visita guidata con ingressi alle 9.45, 11, 12.45, 14.15, 15.15, 16.45, 18.15.

Alle 15.30 si potrà partecipare anche al Modena city tour, visita guidata alla scoperta del centro storico di Modena (il costo è di 10 euro).

Tutte le visite ai luoghi del sito Unesco sono su prenotazione che si può effettuare on line (sul sito www.visitmodena.it/sangeminiano) oppure contattando l’Ufficio informazioni e accoglienza turistica (tel. 059 203 2660; mail: info@visitmodena.it). Le prenotazioni saranno accettate fino a esaurimento dei posti disponibili, anche a ridosso degli orari di visita.

 

INGRESSO GRATUITO ALLA MOSTRA DI TIRELLI

Lunedì 31 gennaio, in occasione della festa di San Geminiano, la mostra “Umberto Tirelli. Caricature per un teatro della vita”, allestita nella ex chiesa e nella sala delle monache del complesso di San Paolo, si potrà visitare a ingresso libero e gratuito, nel rispetto delle norme di sicurezza anti Covid. La mostra, curata dal Museo civico di Modena, sarà aperta anche nella giornata di lunedì con orario continuato dalle 10 alle 19.

“Umberto Tirelli. Caricature per un teatro della vita”, realizzata in occasione dei 150 anni dalla nascita dell’artista, racconta il percorso creativo del maestro modenese della caricatura del primo Novecento in un arco di tempo compreso tra la Belle Époque e la Grande Guerra, il fascismo e la Seconda guerra mondiale, fino alle tensioni che hanno segnato l’inizio della Guerra fredda e gli albori del primo boom economico. Curata da Stefano Bulgarelli e Cristina Stefani, la mostra espone 230 opere che ritraggono, interpretati dallo sguardo acuto e tagliente dell’artista, i potenti e i famosi della prima metà del Novecento: da Vittorio Emanuele III e Francesco Giuseppe a Churchill e Stalin, da papa Benedetto XV a Mussolini, passando per i più grandi attori del cinema hollywoodiano come Joan Crawford, Clark Gable e Charlie Chaplin e i divi italiani come Eleonora Duse e Gabriele D’Annunzio, senza dimenticare i politici locali, primo tra tutto il sindaco del primo Novecento Luigi Albinelli e i grandi borghesi di Modena e Bologna. L’allestimento propone, quindi, la ricostruzione dello studio di Tirelli, con il grande mobile dipinto da lui stesso con immagini umoristiche, per ripercorre poi gli anni bolognesi, tra teatro, riviste e l’arrivo della Grande guerra, mentre il protagonista nella sala delle monache è il grande Teatro delle teste di legno, rimontato per la prima volta dopo un secolo, grazie alla perizia dello scenografo Rinaldo Rinaldi. Le ultime tre sezioni della mostra approfondiscono l’interesse di Tirelli per il cinema, passione che trovò uno sbocco attraverso le numerose caricature pubblicate dal 1934 sul “Resto del Carlino”, testata con la quale collaborò per diversi anni; le immagini della borghesia bolognese e le caricature in terracotta che l’artista realizzò dopo la Seconda guerra mondiale.

La mostra è aperta il venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 19, per ogni giornata di apertura è programmata una visita guidata: il venerdì alle 15, il sabato alle 15.30, la domenica alle 11.30. Le visite guidate, che proseguono per tutto il periodo di apertura della mostra fino al 25 aprile, sono comprese nel prezzo del biglietto. Il numero di posti per ciascuna visita è limitato, nel rispetto delle misure di sicurezza anti Covid, ed è possibile prenotarsi telefonicamente (al numero 351 0490959, disponibile negli orari di mostra) oppure scrivendo una mail (all’indirizzo mostratirelli@comune.modena.it). Le visite durano circa un’ora e sono curate dagli operatori di Mediagroup98.