“Anche se per tutti noi la notte dal 31 dicembre al primo gennaio è sempre un momento di festa, per molti animali è in realtà un incubo, addirittura mortale. Secondo i dati dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente sono stati 400 i cani e i gatti morti di paura per via dei botti di Capodanno e alcune centinaia di esemplari sono fuggiti e forse non torneranno più nelle loro case. Questa strage, perché di questo stiamo parlando, è stata peggiore rispetto a quella dell’anno precedente nonostante l’aumento delle ordinanze in tutta Italia per il contrasto a questi episodi tragici. La sensibilità delle istituzioni possiamo dire che in generale sia aumentata, anche nel Distretto Ceramico, con l’eccezione di Sassuolo”. Così il coordinatore Gd Distretto Ceramico, Filippo Simeone.
“Basta andare sulle pagine social per capire l’orientamento dei nostri Comuni: Maranello e Formigine hanno emesso un’ordinanza specifica per vietare di esplodere petardi e/o artifici pirotecnici che possano produrre fastidio o danneggiare cose, persone e animali, mentre il Comune di Fiorano ha dentro il proprio regolamento di Polizia urbana il medesimo divieto. A Sassuolo la linea è stata ben diversa. Prendendo le parole testuali del sindaco Menani: ‘Non abbiamo emanato un’ordinanza per vietare i botti di capodanno […] perché a divieti e sanzioni preferisco il dialogo e l’appellarmi alla responsabilità di ognuno di noi’. Questo finto appello alla sensibilità dei sassolesi in realtà cela un atteggiamento lassista, che non solo è stato inutile, ma anche dannoso sia per i nostri compagni a quattro zampe sia per le persone. I botti sono stati infatti scoppiati ugualmente creando disagio e nel Parco Ducale vi sono panchine e cestini dei rifiuti distrutti dalle esplosioni e addirittura ancora dei petardi lasciati sul terreno alla portata di chiunque. Stesse scene si possono vedere anche in altre zone di Sassuolo: il degrado e il pericolo sono evidenti a tutti, come è evidente che non vi sono stati i minimi controlli sia durante sia dopo i festeggiamenti”.
“Come Gd Distretto Ceramico siamo perplessi della scelta del sindaco di Sassuolo e dell’intera maggioranza del Comune che non ha pensato minimamente di fare qualcosa in merito. È l’ennesima dimostrazione di poca lungimiranza di questa classe politica e di noncuranza verso la città, gli animali e le persone che vi abitano. Addirittura, non vorremmo che la decisione di non emanare nessuna ordinanza fosse una scelta ben consapevole per favorire qualcuno che della vendita di prodotti di questo tipo ha un intero esercizio commerciale. Sarebbe gravissimo se si fosse anteposto il profitto di pochi rispetto alla vita di centinaia di animali, della quiete pubblica e della sicurezza degli spazi comuni”, conclude il coordinatore Gd Distretto Ceramico, Simeone.