Sabato mattina la Pro Loco di Albinea ha ricevuto in donazione, dalla dottoressa Roberta Salvarani, tramite lo storico albinetano Giuseppe Ligabue, una daga piemontese della metà dell’800, che verrà esposta all’interno del Museo più piccolo del mondo di piazza Cavicchioni.
La donazione è nata nell’ambito delle ricerche condotte da Ligabue per un libro di prossima uscita su Villa Rossi. A ricevere l’antica arma dalle mani dello storico erano presenti il sindaco Nico Giberti, il presiedente e il consigliere di Pro Loco Albinea, Corrado Ferrari e Fabio Rossi.
L’arma, ritrovata negli anni ’60 nel laghetto di Villa Sidoli, a Botteghe, dagli allora proprietari Salvarani-Gualerzi, è appartenuta ad Achille Sidoli, figlio della baronessa Giuditta Bellerio Sidoli, eroina indiscussa dal Risorgimento Italiano, cofondatrice col Mazzini della Giovane Italia. Achille, che visse a lungo nella sua villa di Albinea, combattè sotto le mura Aureliane di Roma nel 1849, in difesa della Repubblica Romana in qualità di ufficiale e fece parte del Consiglio Comunale di Albinea.
La spada era in dotazione a tutti i reparti delle guardie nazionali dei veri Stati pre unitari, poi confluiti nel Regio esercito.
L’elsa, in ottone, è perfettamente conservata, mentre la lama ha ovviamente risentito del tempo.