Un “fronte” caldo quello della legalità nelle scuole che i carabinieri, grazie alla sinergia con i dirigenti scolastici e il corpo docente, stanno affrontando a 360 gradi, non solo attraverso una fase repressiva con mirati controlli antidroga negli stessi istituti, ma anche e soprattutto attraverso una forte opera di sensibilizzazione tra gli studenti.
In queste settimane i carabinieri della Compagnia di Reggio Emilia hanno tenuto “lezione” di legalità agli studenti dell’istituto superiore Angelo Secchi e alla scuola Media Inferiore Galilei di Reggio Emilia. Gli incontri sono avvenuti sia in presenza, a classi limitate nel rispetto delle norme anticovid, sia in videoconferenza potendosi così rivolgere ad una più ampia platea che ha visto la partecipazione di circa 200 studenti.
Sono stati affrontati i temi dell’abuso di alcol e del consumo di droga ma anche delle trappole disseminate in internet. Si è parlato anche di bullismo e cyber bullismo, quest’ultimo molto diffuso anche tra le ragazze, sia come vittime che come carnefici.
“Da molti anni la nostra istituzione è sensibile all’educazione alla legalità da parte di giovani e giovanissimi, per diffondere i valori del rispetto delle regole, in quest’ottica l’Arma reggiana proseguirà, anche grazie alla fattiva collaborazione dei dirigenti scolastici, a diffondere nelle scuole i valori di legalità con il fine precipuo di salvaguardare il bene degli studenti”, questo il commento del colonnello Andrea Milani, comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia.
I ragazzi intrattenuti in tutte le lezioni dal Maggiore Luigi Scalingi, comandante della Compagnia di Reggio Emilia, si sono mostrati interessati tempestando di domande l’ufficiale. Lo scorso anno sono stati una cinquantina gli incontri organizzati nelle scuole di Reggio Emilia e provincia dai militari per sensibilizzare i giovani non solo sui caldi temi della droga, dell’alcol e del bullismo ma anche sul corretto uso di internet e, per quest’anno, ne sono in programma altrettanti. Il fenomeno maggiormente diffuso tra i piu’ giovani – hanno sottolineato i carabinieri – è la pubblicazione di foto osé tramite social e cellulari, una “mania” tra i minorenni che rischiano conseguenze penali per la diffusione di materiale pedopornografico. Tanti anche i consigli per un corretto utilizzo di internet: non acquistare abiti o telefoni di marca a prezzi troppo bassi, se sono rubati si incorre nel reato di ricettazione; provvedere sempre al backup di fotografie e dati; scaricare le app che permettono di ritrovare il cellulare in caso di furto o smarrimento; non frequentare siti che non si conoscono e che offrono tutto gratis perché sono pieni di virus come il CryptoLocker che infetta i sistemi Windows chiedendo un pagamento per la decriptazione; salvaguardare i diritti d’autore e non scaricare film e musica illegalmente; leggere sempre bene cosa offrono le varie finestre che si aprono perché a volte carpiscono abbonamenti; cancellare sms strani e non richiamare numeri sconosciuti perché rubano denaro.