Confermato lo sciopero proclamato sindacati Fp Cgil e Cisl Fp delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord (Ucman) per l’intera giornata di giovedì 16 dicembre contro la decisione dell’Unione di privarsi della possibilità di assumere nonostante le già gravi carenze strutturali di personali e il crescente fabbisogno di servizi ai cittadini. In concomitanza con lo sciopero si terrà un presidio di lavoratori e lavoratrici davanti alla sede del Comune di Mirandola (in via Giolitti, 22) dalle ore 9 alle 12.
I sindacati hanno proclamato lo sciopero dopo aver ricevuto ampio mandato dai lavoratori e dopo il fallito tentativo di conciliazione dello scorso 24 novembre.
“L’Unione continua a rimanere indifferente davanti alle numerose carenze di personale – affermano Veronica Marchesini (Fp Cgil) e Sabrina Torricelli (Cisl Fp) – Esistono disagi notevoli in vari settori ed è presente un gran numero di precari. L’Unione, anziché programmare un pacchetto di assunzioni per permettere ai servizi di funzionare, decide di tagliare le capacità assunzionali, trasferendole impropriamente al Comune di Mirandola, sebbene quest’ultimo abbia tutte le possibilità di assumere, ai sensi della normativa vigente, oltre al personale che incamera con i trasferimenti”.
“Come se non bastasse, ai lavoratori dell’Unione verrà tagliato il fondo del salario accessorio con preoccupanti ricadute anche economiche già dal 2022, che si sommano agli arretrati che da oltre un anno non vengono riconosciuti loro”.
“In questo modo si mette in discussione il funzionamento dell’Unione – aggiungono le rappresentanti sindacali di Fp Cgil e Cisl Fp – Con il taglio delle possibilità di assumere si rischieranno pesanti esternalizzazioni o anche la capacità dell’Unione di continuare ad esistere. Aggiungiamo che questa scelta è anche in violazione degli accordi di costituzione dell’Unione del 2006”.