La Struttura Complessa di Chirurgia Generale d’Urgenza e Oncologica dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, diretta dalla prof.ssa Roberta Gelmini, ha realizzato, in collaborazione con il Dipartimento di Chirurgia dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, il primo studio italiano per valutare l’impatto della sarcopenia nella prognosi dei pazienti con cancro gastrico. Lo studio, che ha esaminato in modo retrospettivo 55 pazienti – primo Autore il dottor Nicola De Ruvo, specialista chirurgo generale del Policlinico con il dottor Andrea Ricciardolo chirurgo del Policlinico ora in forza al Pronto Soccorso – è stato pubblicato sul numero di ottobre della rivista internazionale “Updates in Surgery”, e presentato nel corso del congresso congiunto della Società Europea delle Malattie dell’Esofago (ESDE) e della sezione europea dell’Associazione Internazionale del Cancro Gastrico (IGCA) che si è tenuto a Milano dal 18 al 20 novembre.
“La sarcopenia – spiega la prof.ssa Roberta Gelmini – è la condizione clinica multifattoriale per cui il paziente oncologico perde progressivamente massa magra, muscolare pur mantenendo la massa grassa. Il nostro studio ha dimostrato che i pazienti con questa condizione clinica hanno, purtroppo, una prognosi peggiore dal punto di vista della sopravvivenza. Una volta che i nostri risultati saranno confermati da studi multicentrici, che assicurino quindi un maggiore numero di pazienti da studiare, si potranno costruire delle linee guida per prevenire o migliorare, prima e dopo l’intervento chirurgico, questa condizione clinica”.
Lo studio ha visto la collaborazione di altri Specialisti del Policlinico, i dott. F. Prampolini e la prof.ssa A. Pecchi della S.C. Radiologia, diretta dal prof. Pietro Torricelli, ed i dott. M. Salati e A. Spallanzani dell’Oncologia, diretta dal prof. Massimo Dominici.
“La sarcopenia – aggiunge il dottor Nicola De Ruvo – è una patologia cronica invalidante spesso sottovalutata nella sua reale portata clinica. Comporta sicuramente l’aumento di rischio di complicanze peri-operatorie, insieme all’aumento del rischio di mortalità per cancro gastrico. Lo studio ha dimostrato, per la prima volta in Italia, che la sarcopenia è fattore di rischio più grave dello stage tumorale o del coinvolgimento linfonodale nei pazienti con cancro gastrico operati in maniera radicale. Le competenze multidisciplinari a nostra disposizione in questo Policlinico sono fondamentali per riconoscere, inquadrare questa grave patologia e curare al meglio i pazienti con cancro gastrico.”
Sono quasi 400 i pazienti trattati per cancro gastrico negli ultimi 10 anni al Policlinico, con una sopravvivenza media che va dall’80% a 5 anni per lo stadio IA, a meno del 20% per lo stadio IV. Nell’ultimo decennio i maggiori progressi sono stati determinati dall’uso estensivo della chirurgia laparoscopica, da farmaci chemioterapici più avanzati ed efficaci, dalle migliorate possibilità diagnostiche con endoscopia e radiologia. La S.C. di Chirurgia generale, d’urgenza ed oncologica con i suoi specialisti è parte proattiva nel G.I.R.C.G. – Gruppo Italiano Ricerca sul Cancro Gastrico – in numerosi protocolli multicentrici sul cancro gastrico.