Active Tourism (Natura, Outdoor ed Eventi Sportivi), Slow Tourism (Borghi antichi, Enogastronomia e Cammini), Arte e Cultura (Tradizioni ed Eventi Culturali, Sito Unesco), Luxury & Business (Congressi, Esposizioni e Fiere). Queste le quattro aree di prodotto su cui puntare per il rilancio del turismo verso Bologna e tutto il territorio della sua Città Metropolitana. Con una chiave di volta unica e precisa: una Governance efficiente e partecipata, una capacità di lavorare insieme tramite accordi tra i vari attori, pubblici e privati, imprenditori e non. In pratica, con l’integrazione tra iniziative e risorse pubbliche e private, tra politiche di prodotto e politiche di territorio.
Questo è quanto emerge dalla ricerca “SCENARI NUOVI PER IL TURISMO” che è stata presentata questa mattina nella sede di eXtraBo a Bologna. Promossa da Confesercenti Bologna con il contributo della Camera di Commercio di Bologna e condotta dal CST (Centro Studi Turistici) di Firenze, la ricerca analizza e studia le nuove tendenze dei settori economici legati all’accoglienza turistica. Obiettivo: programmare la ripartenza del turismo nell’Area Metropolitana di Bologna.
La ricerca è stata illustrata dal prof. Alessandro TORTELLI, Direttore Scientifico del CST. Sono, quindi, intervenuti: Massimo ZUCCHINI, Presidente Confesercenti Bologna; Paolo MAZZA, Presidente Assohotel-Confesercenti Bologna; e Mattia SANTORI, Presidente Destinazione Turistica Bologna Modena.
Dall’analisi dei dati della ricerca si scopre che nel 2021 gli arrivi dei turisti italiani in Emilia Romagna sono aumentati del 24,2% rispetto al 2020, ma diminuiti del 28,2% rispetto al 2019. I turisti stranieri nel 2021 sono aumentati del 44,6% rispetto al 2020, ma diminuiti del 60,9% rispetto al 2019. Nel Post-Covid la domanda turistica si è orientata verso Nuovi luoghi, Angoli meno noti e la Cultura locale, con maggiore utilizzo dell’auto per gli spostamenti che hanno privilegiato Escursioni Last minute verso Tipicità territoriali, incontri con persone del luogo e Viaggi avventura. In difficoltà il turismo organizzato delle Agenzie di viaggio, il Turismo intercontinentale. Nei primi tre mesi del 2021 nel settore turistico a Bologna c’è stata una crescita delle attività dei servizi di alloggio e ristorazione (dal 9,1% al 10,4%, con un aumento del 17,3% le unità operative) e una crescita del 13,3% delle attività di noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese. Durante la pandemia gli alloggi per l’accoglienza turistica sono aumentati del 4% e i ristoranti dell’1%. Nel 2020 le attività congressuali sono diminuite mediamente dell’80% nei centri congressi come negli alberghi, nelle dimore storiche come in altre sedi deputate. Sono stati sostituiti da conferenze on line ed eventi ibridi. Una manifestazione spettacolare come “IL CINEMA RITROVATO” in piazza Maggiore a Bologna è passata dai 200mila spettatori del 2019, ai 43mila del 2020, ai 70mila del 2021.
“La ricerca del Cst – sottolinea Massimo Zucchini, Presidente provinciale di Confesercenti Bologna – ci conferma che il turismo è ripartito bene e che Bologna è più attrattiva di prima. È vero che in questi mesi di ripresa i turisti stranieri sono diminuiti, ma per quelli italiani rimane ancora un punto di riferimento. L’accoglienza dei nostri operatori, la sicurezza contro la pandemia determinata da una vaccinazione a tappeto e da un pregevole lavoro fatto dalla Regione Emilia Romagna, e, infine, la nostra buona cucina sono tutti elementi di un valore aggiunto che premia il turismo sia leasure che verso i padiglioni fieristici”.
Anche Zucchini è preoccupato per quanto ci aspetta nel prossimo futuro. “Il settore del turismo – ricorda – è quello che ha pagato di più di tutti con le restrizioni anti Covid-19. Il nostro augurio è che si possa continuare a proseguire su questa strada. Bologna è ancora più bella di prima e per i turisti si è preparata nel presentarsi con nuovi eventi, mostre, spettacoli e itinerari turistici di grande interesse per tutti”.
“La ricerca – afferma Paolo Mazza, Presidente di Assohotel Confesercenti Bologna – ha evidenziato la ripresa dei flussi turistici che c’era stata in estate verso la destinazione turistica Bologna. Con il ritorno di una nuova ondata di Covid-19 assistiamo ad una frenata dei flussi e, addirittura, anche di una serie di cancellazioni delle prenotazioni che erano state effettuate per tempo. È una situazione sconfortante”.
E Paolo Mazza aggiunge: “Le regole anti Covid imposte ad alberghi e ristoranti sono molto restrittive. Nei Ristoranti si chiede il green pass a tutti. E, difatti, nelle strutture ricettive e dell’accoglienza non si sono registrati focolai Covid. Nelle sale congressi è ancora in vigore il distanziamento di un metro, mentre nei cinema ci possono entrare tutti. La nostra speranza è che i nuovi Dpcm abbiano delle regole chiare e precise a breve e medio termine e che non prevedano chiusure totali per alberghi e ristoranti. Regole che possano dare una certezza nei movimenti in particolare a chi si è vaccinato”.
Mattia Santori, Presidente Destinazione Turistica Bologna Modena, ha chiuso la presentazione della ricerca con questa dichiarazione: “Una riflessione sul futuro del turismo è quanto mai necessaria in questa fase di ripresa e di riassestamento. I dati ci raccontano come aver investito sulla speranza e non sulla paura abbia pagato in termini di pernottamenti e arrivi. Ora è bene guardare avanti e condividere il più possibile un percorso che non sarà mai di pochi, ma sarà sistemico”.