“Il Comune di Formigine persevera nell’organizzazione di eventi con una evidente matrice ideologica.
Il 25 novembre ricorre la giornata nazionale contro la violenza sulle donne, una giornata importante e necessaria per sensibilizzare il mondo ad un fenomeno, purtroppo, sempre più in espansione. Ogni realtà territoriale celebra questa giornata con simboli ed eventi volti a smuovere nella coscienza collettiva una scossa a non rimanere inermi davanti ad episodi di violenza che siano fisici o psicologici, ma il comune di Formigine, quest’anno, ha pensato bene di patrocinare, tra le varie iniziative, “pedalare per emanciparsi” un corso di bicicletta gratuito rivolto soltanto alle donne e la presentazione del libro di Michela Murgia.
Speravo che la discriminazione nell’elargizione di maggiori fondi, a seguito della crisi economica da Covid-19, alle aziende guidate da donne fosse un unicum ma in realtà – afferma Messori – l’Amministrazione persevera in eventi aperti solo ad esponenti di un sesso, non risparmiandosi paternali sull’uguaglianza di genere e la necessità di togliere ogni classificazione sessuale, in accordo con la comunità LGBTQ+ e le proposte nazionali a partire dal DDL Zan. Insomma, predicare bene ma nel concreto è proprio la sinistra la prima forza politica che tende ad oscurare e discriminare la figura maschile in nome di un femminismo, a tratti “tossico” che arriva ad invitare persino Michela Murgia”.
“La giornalista paladina delle donne – rincara Marina Messori – che si permette di offendere artisti e politici contrari alle quote rosa, sinonimo di uno svilimento della cultura del merito per puri scopi politici e di facciata. Una scrittrice pronta a censurare pubblicazioni di esponenti o sostenitori di partiti di centrodestra, una studiosa che avvalla la follia iconoclasta esplosa nelle maggiori città italiane, commentando in particolare l’imbrattamento della statua di Indro Montanelli come un’azione positiva.
L’Amministrazione formiginese faccia un passo indietro – conclude il consigliere comunale Marina Messori – e prenda le distanze da quanto espresso dalla scrittrice dando il giusto valore formativo agli incontri che organizza, selezionando con cura i patrocini”.