Per sostenere la ripartenza servono azioni strategiche, che definiscano alcune priorità. Tra queste, l’economia circolare e la simbiosi industriale, la logistica, la mobilità sostenibile delle merci e l’innovazione sociale nei servizi alle comunità.
Sono questi gli obiettivi di un bando regionale, approvato dalla Giunta regionale nel corso dell’ultima seduta, che stanzia, per il biennio 2022-2023, 400 mila euro per sostenere progetti di sviluppo sostenibile, coerenti con il Patto per il Lavoro e il Clima, promossi da Camere di commercio, Province, Città metropolitana di Bologna, Comuni e Unioni di comuni dell’Emilia-Romagna.
“Continuiamo a sostenere gli enti territoriali interessati a realizzare laboratori per l’innovazione e la sostenibilità delle imprese-ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla- Vogliamo così favorire interventi a supporto delle imprese che intendono qualificarsi e impegnarsi su progetti capaci di integrare gli Obbiettivi dell’Agenda Onu 2030 nelle proprie strategie, contribuendo così a quel programma di rilancio e sviluppo dell’economia regionale che abbiamo condiviso nel Patto per il Lavoro e il Clima”.
Il bando
Il provvedimento adottato dalla Giunta punta a far sì che si creino le condizioni affinché Enti territoriali, imprese e sistema dell’innovazione e della ricerca possano lavorare insieme producendo impatti positivi sul sistema economico e sul territorio.
Questo, nelle intenzioni della Regione, rappresenta una opportunità per sviluppare studi e progetti pilota che potrebbero contribuire alla soluzione di alcune situazioni problematiche individuate a livello locale anche all’interno di alcuni distretti produttivi, come quelli della moda, del packaging e delle ceramiche.
Ci sarà tempo per presentare i progetti dal 1° dicembre 2021 al 20 gennaio 2022. I progetti riceveranno un contributo che potrà coprire fino al 100% della spesa ritenuta ammissibile, nella misura massima di 40mila euro per ogni annualità.
Per rafforzare l’integrazione tra i vari soggetti presenti sul territorio i progetti candidabili dovranno prevedere la collaborazione di partner tecnici, quali le Associazioni dei Clust-ER dell’Emilia-Romagna e i centri di innovazione della Rete Alta Tecnologia.