La consegna della pergamena di conferimento della cittadinanza onoraria di Modena al Milite ignoto, come simbolo di unità nazionale e per esprimere il riconoscimento e la gratitudine a tutti i caduti nella Grande guerra e in tutte le guerre, ha rappresentato uno dei momenti principali delle celebrazioni, nella mattinata di oggi, 4 novembre, della Festa dell’unità nazionale e della Giornata delle forze armate e del combattente.
Il documento, che riporta la data del 26 luglio, giorno dell’approvazione in Consiglio comunale della delibera sul conferimento, è stato consegnato dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli, accompagnato dal presidente del Consiglio Fabio Poggi, al comandante dell’Accademia militare, generale di brigata Davide Scalabrin; nella pergamena, in cui si ricorda che la Città di Modena è medaglia d’oro al valor militare, si sottolinea come l’onorificenza concessa al Milite ignoto nasca “a ricordo del sacrificio dei Caduti per la Patria, spesso giovani, sepolti senza nome e senza lapide” e come la figura del militare senza nome e il successivo omaggio condiviso costituiscano un “momento unificante per il Paese. Chi ha dato la vita per l’Italia merita di essere ricordato, perché quel sacrificio ha contribuito alla Pace, alla Libertà e all’Unità nazionale”.
Il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite ignoto, deliberata da numerosi Comuni italiani, tra cui i 47 Comuni modenesi come riportato in un’ulteriore pergamena consegnata al comandante Scalabrin dal presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, è arrivata nell’anno del centenario della traslazione e della tumulazione della salma senza nome all’Altare della patria e a pochi mesi dal viaggio del “Treno della memoria”: a distanza di un secolo, infatti, nei giorni scorsi uno speciale convoglio ha attraversato l’Italia ripercorrendo le tappe del 1921, quando da Aquileia giunsero a Roma, appunto nella giornata del 4 novembre, le spoglie prescelte di uno sconosciuto, in rappresentanza di tutti, vittima del primo conflitto mondiale.
La consegna della pergamena è avvenuta davanti al monumento ai Caduti in viale delle Rimembranze, dove si è svolta, alla presenza delle autorità tra cui anche la prefetta Alessandra Camporota, la cerimonia dell’alzabandiera con la deposizione di una corona di alloro; a seguire è stata deposta una corona ai caduti nella sede della Prefettura e un’altra al Sacrario della Ghirlandina. La cerimonia, che ricorre anche nel 73esimo anniversario della Carta costituzionale, ha rappresentato dunque l’occasione per sottolineare “l’eroismo dei nostri soldati, in larga parte operai e contadini, che combatterono e caddero fino al raggiungimento della vittoria”, recita il manifesto promosso per il 4 novembre dalle istituzioni modenesi, insieme alle associazioni combattentistiche d’arma e partigiane, e per ricordare “l’orgoglio del popolo e dei militari italiani che, con la lotta al nazifascismo, hanno restituito libertà e dignità al Paese”. Rilevando l’importanza “di trasmettere alle giovani generazioni la memoria storica come monito e testimonianza affinché non si ripetano più gli orrori del passato”, la giornata del 4 novembre ha costituito perciò un momento per “manifestare riconoscenza alle forze armate, presidio delle istituzioni repubblicane, e a tutti i nostri militari impegnati nell’adempimento del proprio dovere in Italia e all’estero”.
Nell’ambito delle celebrazioni della Festa dell’unità nazionale e della Giornata delle forze armate e del combattente, oggi pomeriggio l’iniziativa “Caserme aperte” prevede l’apertura dalle 15.30 alle 19.30 del Cortile d’onore dell’Accademia militare, consentendo quindi il transito dei cittadini da corso Vittorio Emanuele a via Farini e viceversa: un’occasione per attraversare e conoscere uno dei luoghi più significativi di Palazzo ducale in occasione di una giornata particolarmente significativa per le forze armate.