Da almeno il 2018 aveva messo in piedi un sistema per far credere ad aspiranti neopatentati di poter conseguire la patente di guida in modo più semplice e veloce, ma è stata scoperta e denunciata dai Carabinieri di San Polo d’Enza.
La prima denuncia operata agli inizi del corrente per la condotta truffaldini compiuta nei confronti di due giovani è stata ora integrata dai carabinieri della stazione di San Polo d’Enza che nel proseguo degli accertamenti hanno individuato altre 8 giovani vittime che portano a 10 il numero degli aspiranti neopatentati finiti nella rete di una 53enne reggiana che è stata denunciata dai carabinieri di San Polo d’Enza alla Procura delle Repubblica presso il tribunale di Reggio Emilia per i reati di falsità materiale commessa da privato in atti pubblici e truffa aggravata continuata.
Le vittime sono state contattate dalla donna, impiegata in una scuola guida della provincia del tutto estranea ai fatti, e indotte a pagare somme oscillanti tra i 250 e i 2000 euro per sostenere il corso e i relativi esami per il conseguimento della patente.
La truffa prevedeva addirittura l’esecuzione di finti esami di teoria online, a seguito dei quali la donna consegnava ai ragazzi un foglio rosa contraffatto a loro intestato, e il sostenimento di esercitazioni di guida. Le indagini dei carabinieri di San Polo hanno avuto inizio nel momento in cui le prime due vittime, da cui ha avuto l’indagine, visto l’eccessivo ritardo nel fissare la data dell’esame di pratica, si erano rivolti ai militari della caserma di San Polo d’Enza, segnalando la vicenda e portando alla lcue la condotta truffaldina della donna che ora si arricchisce di altre vittime che porta per adesso a 10 i giovani raggirati dall’impiegata indagata.