Sì terrà sabato 23 ottobre, nel Cortile d’Onore di Palazzo dei Pio, la performance artistica Try#4 concepita e diretta dall’artista Marilisa Cosello e prodotta da Multiplo. L’evento rientra contestualmente sia all’interno delle iniziative collaterali dell’esposizione “HABITUS. Indossare la libertà” (in mostra ai Musei di Palazzo dei Pio fino al 6 marzo 2022), sia negli appuntamenti carpigiani di EMOundergrounds, progetto europeo che coinvolge castelli e fortezze delle regioni del versante Adriatico e Ionico dell’Europa e che vede il Palazzo dei Pio tra le istituzioni coinvolte. Si tratta del primo evento organizzato a Carpi nell’ambito del progetto finanziato dalla Commissione europea, che ha lo scopo di individuare forme di valorizzazione del monumento che utilizzino diversi linguaggi espressivi (dalla musica alla letteratura, dall’arte contemporanea). Nel caso della performance di Try#4, l’approccio è apparentemente insolito e destabilizzante e passa attraverso lo sport.
L’opera performativa, infatti, curata dal critico d’arte e docente Luca Panaro, è incentrata sullo sport inteso non soltanto come fatto atletico e gestuale ma anche come metafora ambivalente della collettività sociale, in grado di interrogare temi come l’identità, la libertà e il controllo. Strutturata come serie di variazioni uniche e irripetibili di una stessa idea, la performance mette in scena uno sport decontestualizzato, al fine di creare uno spettacolo sportivo in una cornice insolita. La variazione Try#4 progettata per Carpi riguarderà una partita di basket giocata nel Cortile d’Onore di Palazzo dei Pio. Una collocazione non casuale per uno spazio che fino agli anni Settanta era utilizzato anche per attività sportive tra le quali proprio la pallacanestro. Peculiarità dell’opera, che mette al centro l’esplorazione del femminile nelle sue molteplici sfumature, è l’esclusivo coinvolgimento di atlete. Nel caso di Carpi la scelta riguarda le ragazze della Polisportiva dilettantistica Nazareno.
“La forza, l’errore e la vulnerabilità del gesto femminile costituiscono aspetti decisivi di questa azione – commenta il curatore Luca Panaro – ma anche dei cortocircuiti rispetto alla presunta perfezione plastica di certi modelli mediatici. Un effetto straniante replicato ed enfatizzato anche dalla location insolita per una partita di basket, ma proveniente da una traccia storica ben precisa che ci racconta questo Cortile rinascimentale non solo come luogo intoccabile dell’arte”.
“Le atlete sono già delle performer – spiega l’artista Marilisa Cosello – ma il mio lavoro consiste nello spogliarle del ruolo puramente atletico e di tutti gli aspetti legati esclusivamente a quell’atto performativo, per farle entrare da protagoniste in un’altra dimensione narrativa, simbolicamente evidenziata anche dall’abbigliamento sportivo che di volta in volta scelgo di segnare con un colore specifico”.
La performance, della durata di 40 minuti, avrà inizio alle ore 16 circa, quando i raggi solari cadranno in maniera omogenea su tutto il Cortile. Si tratta di un aspetto non secondario, poiché gli spettatori saranno collocati al primo e al secondo piano dei Musei di Palazzo dei Pio per vedere l’azione artistica dall’alto, attraverso i finestroni dei corridoi occupati dall’attuale mostra. Questo consentirà anche il lavoro di documentazione di una squadra di fotografi e videomaker. L’opera performativa potrà essere vista da un numero ristretto di 20 persone. Per partecipare è necessario prenotarsi sul sito www.comune.carpi.mo.it nella sezione prenota eventi, a questo link.
Marilisa Cosello vive e lavora a Milano (Italia). Nata a Salerno nel 1978, dedica la sua pratica artistica al corpo e alla costruzione di performance in grado di attivare un dialogo tra storia, cultura e strutture sociali. Le sue opere sono state esposte in Italia e all’estero presso importanti istituzioni e manifestazioni, tra cui M9 Museum (VE), Fotografie Forum Frankfurt, Mediterranean Biennial of Contemporary Art, Sarajevo; Circulations Festival, Parigi; Central Dupon, Parigi; Palazzo delle Esposizioni, Roma; Museo di Santa Giulia.