Arrestato lo scorso mese di settembre per reati correlati all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti ed ammesso a beneficiare dei domiciliari presso la sua abitazione è finito in carcere per mano dei Carabinieri della tenenza di Scandiano che hanno dato esecuzione al provvedimento di aggravamento della misura dei domiciliari, sostituita con la custodia cautelare in carcere, disposta dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia in accoglimento della richiesta della Procura reggiana concorde con gli esiti investigativi degli stessi carabinieri scandianesi.
I militari hanno infatti accertato, a carico del 47enne albanese, violazioni agli obblighi della misura in atto con particolare riguardo al divieto di uscire avendo gli stessi carabinieri accertato due evasioni in meno di un mese. In particolare una quando è uscito di casa per incontrare una cliente che rivoleva indietro il suo smartphone che aveva consegnati all’albanese per acquisto di cocaina in attesa di saldargli il dovuto l’altra quando si è recato in un vicino bar dove peraltro ha aggredito un avventore come rilevato dalle telecamere di videosorveglianza del bar.
Violazioni che hanno indotto la Procura reggiana ha richiedere ed ottenere il provvedimento di aggravamento che ieri, con non poche difficoltà data la reazione dell’interessato, è stato eseguito dai carabinieri di Scandiano.
In particolare dovendo eseguire il provvedimento ieri intorno alle 15.30 i carabinieri raggiungevano l’abitazione del 47enne ed avuta la sua presenza lo informavano di quanto dovevano eseguire. L’interessato sin da subito assumeva nei confronti degli operanti un atteggiamento scontroso impedendo l’esecuzione dell’ordinanza nonché le operazioni di perquisizione. Infatti dapprima urlava nei confronti dei carabinieri per poi impugnare un paio di forbici minacciando di farsi del male, forbici che usava anche per minacciare gli operanti. A fatica i militari riuscivano ad aver la meglio procedendo anche alla perquisizione che portava al rinvenimento e sequestro di due pizzini con appunti ricondotti all’attività di spaccio e materiale per il confezionamento delle dosi. L’uomo veniva condotto in caserma dove data esecuzione dell’ordinanza veniva condotto in carcere a disposizione della Procura a cui l’uomo verrà segnalati anche per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Il 47enne era finito in manette a settembre quando all’esito di una perquisizione eseguita nella casa dell’uomo a Scandiano con l’ausilio del nucleo cinofili carabinieri di Bologna, i carabinieri scandianesi avevano rinvenuto e sequestrato sei dosi di cocaina già confezionate (oltre quattro grammi), 225 euro in contanti ritenuti provento dello spaccio, quattro etti di sostanza da taglio, materiale per il confezionamento e un bilancino di precisione. Operazione che si ricorda portò al sequestro di oltre 20.000 che un connazionale convivente con il 47enne aveva cercato di non fare trovare ai carabinieri gettandoli dalla finestra ma che furono recuperati e sequestrati.