La rivista scientifica Nature Communications ha pubblicato un articolo sullo studio condotto dal gruppo di ricerca guidato dalla Prof.ssa Carol Imbriano del Dipartimento di Scienze della Vita di Unimore sui meccanismi molecolari che sono alla base della rigenerazione muscolare mediata dalle cellule staminali adulte.

Il lavoro alla base della pubblicazione è il risultato di anni di ricerche condotte dal team formato dalle Dott.sse Giovanna Rigillo, Valentina Basile, Silvia Belluti e Susanna Molinari, che si occupa di identificare i meccanismi genetico-molecolari alla base dei processi di proliferazione e differenziamento cellulare.

Lo studio, finanziato dalla French Muscular Dystrophy Association AFM-Telethon e dal Fondo di Ateneo per la Ricerca-FAR del Dipartimento Scienze della Vita, ha permesso di caratterizzare il ruolo del fattore di trascrizione NF-Y nella biologia delle cellule satelliti, cellule staminali muscolari responsabili dell’omeostasi e della rigenerazione del muscolo adulto. Attraverso un approccio multi-disciplinare, che integra tecniche genetico-molecolari con analisi del trascrittoma su larga scala, è stato possibile dimostrare in vivo e in vitro come l’attività di NF-Y sia fondamentale nel preservare il pool di cellule staminali e l’integrità genomica, e garantire un’efficiente risposta rigenerativa. I risultati portano alla luce uno scenario rivoluzionario nella biologia delle cellule staminali dove NF-Y ricopre un ruolo fino ad ora mai descritto.

 

“Questo successo è una riprova importante dell’effetto positivo delle collaborazioni tra enti accademici (Unimore e Università degli Studi di Milano) e istituzioni biomediche ospedaliere (IRCCS Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e IRCCS Fondazione Santa Lucia di Roma) e soprattutto dell’importanza della ricerca “pura” alla base della scienza e della salute. Il progresso scientifico è possibile grazie al grande impegno da parte di giovani ricercatori e necessita di fiducia sociale e finanziamenti pubblici e privati destinati alla ricerca di base, purtroppo in netta caduta. Non dobbiamo mai dimenticare che possiamo produrre terapie innovative solo se conosciamo la complessità dei fenomeni biologici” – dichiara la Prof.ssa Carol Imbriano, che dirige il laboratorio di Genetica Molecolare del Dipartimento di Scienze della Vita di Unimore.