Nel 2019 le persone denutrite in tutto il mondo erano 690 milioni. Oggi sono 822 milioni, praticamente una persona su 9. La pandemia, il protrarsi dei conflitti in alcune zone del mondo e le condizioni metereologiche estreme hanno messo i sistemi alimentari sotto pressione e ad esserne più colpiti sono sempre i più vulnerabili, bambini e poveri. In Africa e Asia si registra il 90% della malnutrizione cronica. E se si considera la possibilità di accesso al cibo (insicurezza alimentare) a rischio ci sono 2 miliardi di persone.
Ma non solo in Africa o in Asia. Anche gli italiani sono stati messi a dura prova. Nel nostro Paese, durante la pandemia, molte persone si sono impoverite e hanno dovuto per forza trascurare la loro alimentazione.
Con questo evento vogliamo dare un segnale di solidarietà senza confini, perché la fame oggi non è solo un problema dell’Africa, ma di tutto il mondo e anche nostro. Insieme possiamo superare la malnutrizione. Raccogliendo cibo nei carrelli aiuteremo le mense di Bologna, mentre con le donazioni garantiremo alle comunità che sosteniamo in Etiopia un’alimentazione nutriente e sostenibile.
Come spiega il Cardinale Matteo Maria Zuppi “Non solo non bisogna soffrire la fame, ma ognuno di noi dovrebbe essere in grado di sfamare le persone che ama e che le sono state affidate. La fame si può combattere e si può vincere, ma c’è bisogno di combattere insieme. Il mio sostegno all’evento del Cefa in Piazza Maggiore sarà un modo concreto per aiutare la solidarietà. Siamo a Bologna, nella città di Padre Marella, che ha aiutato centinaia di bambini ad avere un futuro. Bambini che sono diventati uomini. E in questa città noi possiamo ancora fare tanto perché “Riempi il piatto vuoto” non guarda soltanto all’Africa e all’Etiopia, ma anche alle mense di Bologna. Le difficoltà sono aumentate tantissimo, anche a casa nostra e questo evento organizzato da Cefa è un modo per andare incontro alle nuove necessità che la pandemia ha generato e che si sono aggiunte a quelle preesistenti. Insieme si può fare, combattere la fame e garantire il diritto al nutrirsi e al nutrire insieme si può”.
“Riempi il piatto vuoto” fa parte di Bologna Estate 2021, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Destinazione Turistica.
L’EVENTO
Dal 1 al 16 ottobre chi aderisce all’iniziativa “RIEMPI IL PIATTO VUOTO” riceverà un carrello COOP con l’impegno di riempirlo nei giorni successivi, coinvolgendo più persone possibili. Possono aderire aziende, associazioni, parrocchie, scout e privati. Ad oggi hanno aderito diverse realtà del territorio per un totale di 49 carrelli già richiesti.
In occasione del Giornata Mondiale dell’Alimentazione, sabato 16 ottobre, i carrelli colmi di cibo verranno spinti per le vie della città e arriveranno in Piazza Maggiore a Bologna per riempire il più grande piatto vuoto del mondo.
Nel pomeriggio i carrelli si riempiranno di nuovo e in fila porteranno il cibo raccolto nelle mense di Bologna che accolgono i più bisognosi, mentre le donazioni aiuteranno le comunità Etiopi a combattere la malnutrizione.
Chi verrà in piazza il 16 ottobre, con una donazione di 5 euro potrà ricevere un sacchetto di legumi (donati da Coop Alleanza 3.0) con cui riempire un piatto vuoto che sarà destinato alle mense di Bologna, mentre il denaro raccolto ci permetterà di distribuire kit di sementi di legumi per aumentare la produzione agricola in Etiopia.
I legumi sono il legame simbolico tra l’Italia e l’Etiopia
In Italia
La mancanza di soldi e cibo nelle case di molti italiani è un problema che cresce di giorno in giorno. La situazione è allarmante su tutto il territorio nazionale. Nel 2020 la pandemia ha avuto un evidente effetto sulle condizioni economiche delle famiglie. La condizione di povertà assoluta ha riguardato oltre cinque milioni e seicentomila individui, vale a dire il 9,4% delle persone residenti in Italia, mentre nell’anno precedente la quota era pari al 7,7% (fonte Istat).
In Etiopia
L’impatto dei conflitti in Tigray, le locuste, la siccità, gli effetti della pandemia da COVID-19 continuano a minacciare la sicurezza alimentare di milioni di etiopi. L’accesso al cibo è compromesso e il rischio di una nuova carestia è sempre più incombente. Nel 2020 erano 8,6 milioni le persone che si trovavano ad affrontare un’acuta insicurezza alimentare (di cui 1,4 milioni di persone erano in stato di emergenza). Le attuali proiezioni parlano di 18 milioni di persone in stato di forte insicurezza alimentare. In questo contesto generale, l’agricoltura ha un’importanza strategica nella generazione di ricchezza e nell’uso delle risorse naturali. CEFA promuove un uso ecosostenibile delle risorse, in particolare quelle idriche, in aree fortemente colpite da siccità, rispondendo alla crisi e all’emergenza migliorando le condizioni alimentari ed economiche delle famiglie delle comunità rurali.