Il Centro Culturale della Fondazione San Carlo di Modena (via San Carlo, 5 – 059.421240) dedica il nuovo ciclo di conferenze al tema Viaggio. Esperienza del limite e conoscenza dell’alterità nella cultura occidentale. Il programma – che gode del contributo di BPER Banca – ha inizio l’8 ottobre e termina il 17 dicembre; la partecipazione è libera, fino a esaurimento posti, e gratuita, nel rispetto delle prescrizioni locali e nazionali per il contenimento del contagio da Covid-19. È obbligatoria la prenotazione (effettuabile su www.fondazionesancarlo.it). In ottemperanza ai decreti normativi in vigore, per accedere alle lezioni sarà necessario esibire il Green Pass. Gli appuntamenti si tengono di venerdì alle ore 17.30.
Le conferenze in programma quest’anno – afferma Giuliano Albarani, presidente della Fondazione San Carlo – ci guidano a riflettere sul ruolo che il viaggio, inteso tanto in senso fisico e materiale quanto nella sua dimensione metaforica e allegorica, ha svolto nella storia dell’umanità: viaggiare è infatti un’esperienza che ci porta a conoscere il mondo, nei suoi aspetti sia naturali che sociali. È dunque evidente che il viaggio è uno dei momenti centrali per le nostre esistenze individuali e sociali, passate e presenti. Ed è allora per questo motivo che il Centro Culturale della Fondazione ha scelto questo tema per proseguire la sua indagine pluriennale sulle principali questioni che attraversano la cultura moderna e contemporanea.
Nonostante la sedentarietà sia diventata da tempo uno dei tratti distintivi della vita delle civiltà occidentali, è innegabile che l’uomo abbia coltivato da sempre il desiderio e il bisogno di viaggiare da un luogo all’altro per una pluralità di ragioni differenti, che talvolta si sono intersecate tra loro: dai pacifici scambi commerciali alla conquista militare di terre e popolazioni, dalla conoscenza naturalistica o etnologica al pellegrinaggio a luoghi ritenuti sacri, fino alla formazione personale e alla ricerca di esperienze di vita.
Nelle sue diverse esperienze, viaggiare significa entrare in contatto con realtà ignote o poco conosciute e con ciò che è avvertito come diverso e distante. Ma esistono diverse modalità di fare esperienze di viaggio. Fino al Novecento viaggiare implicava la necessità di stabilire con l’estraneo una serie di relazioni che andavano dall’incontro al dominio, dall’apertura al conflitto – spiega Carlo Altini, direttore scientifico della Fondazione San Carlo.
Oggi, nell’età della globalizzazione, e al netto delle conseguenze determinate dalla pandemia in atto, il viaggio ha perduto molti degli aspetti che lo hanno caratterizzato durante la modernità (per esempio, le spedizioni militari o il gusto per l’esotico), ma continua a presentarsi come forma privilegiata di incontro con la diversità, anche nei casi in cui il viaggio si realizzi in una dimensione digitale.
Le lezioni del ciclo affronteranno vari temi: tra questi, i viaggi dei naturalisti, per terra e per mare, i pellegrinaggi religiosi e le spedizioni etnografiche. La prima conferenza ha come titolo Alla scoperta del mondo. I viaggi dei naturalisti in età moderna e si tiene venerdì 8 ottobre a cura di Antonello La Vergata, professore di Storia della filosofia all’Università di Modena e Reggio Emilia. L’incontro è dedicato ai viaggi scientifici, in particolare quello che compì Charles Darwin dal dicembre 1831 all’ottobre 1836 sul brigantino Beagle nell’America meridionale. Tornato in Inghilterra, frequentò geologi e naturalisti con i quali discusse dei reperti del viaggio e iniziò la stesura dei cinque volumi della Zoology of the Voyage of the Beagle. Già nel 1837 aprì il primo dei taccuini in cui annoterà le sue riflessioni private sulla «trasformazione delle specie».
Le conferenze proseguono con l’intervento In cammino. I luoghi di culto e i pellegrinaggi cristiani, che si tiene venerdì 5 novembre a cura di Lucetta Scaraffia, professoressa di Storia contemporanea all’Università “La Sapienza” di Roma. Venerdì 12 novembre avrà luogo l’incontro su Per terra e per mare. Viaggi reali e immaginari nella letteratura inglese di epoca romantica a cura di Diego Saglia, professore di Letteratura inglese all’Università di Parma. Antropologi in viaggio. Le spedizioni etnografiche e le rappresentazioni dell’altro è il titolo della lezione che Adriano Favole, professore di Antropologia culturale all’Università di Torino, terrà il 19 novembre. A cura di Gianluca Bocchi, professore d Logica e filosofia della scienza all’Università di Bergamo, è la conferenza di venerdì 17 dicembre, dal titolo Globalizzazione e globalizzazioni. Per un nuovo umanesimo delle relazioni umane.
Tutte le conferenze del ciclo si terranno presso la Fondazione San Carlo (Via San Carlo 5, Modena), ma verranno anche trasmesse in diretta web e successivamente potranno essere gratuitamente consultate sul sito della Fondazione. Attraverso i canali di streaming è possibile interagire in diretta con le conferenze inviando commenti e domande.
Per informazioni: tel. 059.421240, cc@fondazionesancarlo.it