Seppure ancora lontano dai livelli di traffico pre-Covid, l’Aeroporto di Bologna comincia a vedere i primi segnali di un progressivo recupero di passeggeri, in particolare per i voli nazionali.
Nel mese di settembre, infatti, i passeggeri complessivi del Marconi sono stati 591.893, pari ad -33,8% su settembre 2019, ultimo anno precedente la pandemia, ma con un +296,6% su settembre 2020, dove però lo scalo rimase chiuso 10 giorni per lavori di manutenzione della pista.
Nel dettaglio, si registra un forte incremento dei passeggeri su voli nazionali, a quota 201.013, in crescita del 14,4% su settembre 2019 (e a +190,8% su settembre 2020). Ancora in calo sul 2019, invece, i passeggeri su voli internazionali, a quota 390.880 (-45,6% su settembre 2019, mentre su settembre 2020 il dato è +388,0%).
I movimenti aerei sono stati 5.013 (-25,2% su settembre del 2019, +178,5% sullo stesso mese del 2020), mentre le merci trasportate per via aerea sono state 3.581 tonnellate, in crescita del 20,4% su settembre 2019 e dell’82,0% su settembre 2020.
Si conferma quindi una evoluzione a due velocità, con i passeggeri su voli nazionali che hanno già superato i livelli pre-pandemia e quelli su voli internazionali ancora frenati da incertezze sulla situazione sanitaria internazionale e sulle diverse regole di accesso dei singoli Paesi.
A confermare la tendenza attuale, anche la “top ten” delle mete più volate di settembre, dove ai primi 5 posti troviamo 4 aeroporti italiani: Catania, Palermo, Barcellona, Brindisi e Bari. Seguono, nella classifica: Tirana, Casablanca, Madrid, Olbia e Bucarest.
Nei primi nove mesi del 2021 i passeggeri complessivi del Marconi sono stati 2.511.610, in calo del 65,0% sullo stesso periodo del 2019, con 24.162 movimenti aerei (-56,5%) e 28.000 tonnellate di merce trasportata (-1,1%). Se confrontati al 2020, i dati del periodo gennaio-settembre 2021 segnano un +18,3% nei passeggeri, un +11,8% nei movimenti e un +23,6% nelle merci.
La differenza con i numeri pre-Covid è ancora significativa, ma l’intensificazione della campagna vaccinale, che ha superato il 78% della popolazione italiana, e l’introduzione del Greenpass anche per i voli interni, rappresentano elementi che fanno ben sperare per un’ulteriore ripresa del settore.