Si chiude nel segno del successo di pubblico e presenze, l’ultima edizione del Memoria Festival di Mirandola. Molta la soddisfazione a riguardo da parte dell’Amministrazione comunale dato che premia l’impegno profuso, anche se non manca un pizzico di rammarico per l’assenza delle scuole. Un’occasione formativa, secondo L’Amministrazione, persa per intere classi.
È un successo quello del Festival, edizione 2021, che parte da lontano, dall’organizzazione della manifestazione con il Consorzio per il Festival della Memoria di cui il Comune è socio fondatore, in collaborazione con Giulio Einaudi Editore, partito già nell’autunno 2020, dalla scelta del tema de “L’Imprendibile”, che, pur rifacendosi alla storia di Mirandola, si è rivelato fortemente attuale ed attrattivo, passando per il Patrocinio oneroso della Regione e del Ministero della Cultura, concesso per la qualità espressa dal programma di questa edizione, perché capace di spaziare in ambiti molteplici e correnti. Infine non da ultimo, per gli ospiti, in grado di attrarre un vasto pubblico tra appassionati e curiosi nelle strade, nei portici e nelle piazze del cuore storico della città dei Pico, tanto da mandare esauriti molti degli incontri tenutisi dall’1 al 3 ottobre scorsi.
L’assenza delle scuole non è riconducibile ad una dimenticanza o ad una scelta dell’Amministrazione, che ha cercato di fare tutto il possibile, affinché potessero essere presenti gli studenti. La rigidità dei protocolli anti covid, non ha messo i dirigenti scolastici nelle condizioni di poter autorizzare l’uscita didattica, in quanto le scuole non sono tenute a chiedere il Green pass, mentre gli enti pubblici che organizzano eventi di questo tipo sono obbligati. L’Amministrazione comunale tiene a far notare come non si perda occasione di parlare della necessità di laboratori, di apertura al territorio, di coinvolgimento delle scuole, etc., però in oltre un anno, non si è riusciti a fare procedere l’istituzione scolastica di pari passo con la società.
Come possono interagire allora, si chiede l’Amministrazione comunale mirandolese, queste due realtà istituzionali se hanno regole in merito alla sicurezza Covid diametralmente opposte? I dirigenti non possono chiedere il Green pass agli studenti, perciò non possono organizzare o partecipare ad attività dove ciò sia richiesto (teatri, musei, cinema, festival, ma anche treni per eventuali gite a lungo raggio…) dai rigidi protocolli imposti. Risultato: per non discriminare nessuno, sono rimasti quasi tutti in aula (ad eccezione di pochi studenti frequentanti l’ultimo anno delle scuole superiori che hanno deciso, in accordo con le proprie famiglie, di giustificarsi ed uscire, per poter assistere ad alcuni incontri, liberamente, mostrando il green pass). In questo modo però non si fa altro che continuare ad isolare le scuole dal contesto culturale dei territori, tra l’altro dopo i lunghi mesi di didattica a distanza degli istituti scolastici superiori.
Gli studenti rileva l’Amministrazione, non hanno potuto quindi neanche svolgere attività di stage, in occasione del Festival. Attività, che sarebbe stata utile per incrementare le ore di alternanza scuola-lavoro. Il motivo è sempre lo stesso: il datore di lavoro è obbligato a chiedere il Green pass, la scuola no, perciò tutti gli stage sono sospesi. All’ufficio scolastico, prontamente interpellato, all’Amministrazione è stato risposto che si tratta di fase transitoria e che prima o poi si risolverà. Intanto i ragazzi, dall’1 al 3 ottobre 2021, hanno perso importanti occasioni di dialogo, di confronto e di crescita, a scuola già iniziata.