«A pochi giorni dall’entrata in vigore delle nuove norme su vaccinazioni e green pass nei luoghi di lavoro, siamo ancora di fronte a incertezze e lacune normative, mentre le imprese hanno bisogno di chiarezza».
Lo afferma Confcooperative Modena sollecitando il Governo ad affrontare la situazione per raggiungere gli obiettivi fissati in materia di prevenzione del Covid-19.
Del problema si è parlato stamattina nel webinar su “Obbligo vaccinazioni e green pass nei luoghi di lavoro”, a cui hanno partecipato una cinquantina di cooperative modenesi.
Sono stati approfonditi i diversi aspetti applicativi dei provvedimenti che fissano al 10 ottobre l’obbligo di vaccinazione per tutti coloro che a vario titolo – pur non appartenendo a categorie sanitarie – hanno rapporti con strutture sanitarie residenziali e al 15 ottobre l’obbligo del green pass (e dei relativi controlli) nei luoghi di lavoro.
«L’aspetto sicuramente più allarmante – osserva Confcooperative Modena, che ha organizzato il webinar in collaborazione con le consorelle di Reggio Emilia e Bologna – è la mancanza dell’annunciato decreto che doveva dettare le linee per i controlli degli accessi nelle strutture sanitarie (case residenze anziani, in primo luogo) da parte di collaboratori esterni (fornitori, addetti alle pulizie, manutentori), assoggetti all’obbligo vaccinale al pari del personale interno.
A pochi giorni dall’entrata in vigore dell’obbligo, che scatterà a fine settimana, non è dunque chiarita alcuna modalità di controllo. Le cooperative del settore e gli stessi consulenti – sottolinea Confcooperative – non hanno, dunque, indicazioni essenziali per lo svolgimento di un’attività fondamentale, resa obbligatoria dalla legge e apprezzata, proprio per il suo carattere impositivo, anche dalle strutture per la maggior tutela di ospiti e personale».
Secondo la centrale cooperativa di palazzo Europa la criticità della situazione è stata confermata anche dalle 140 domande di chiarimento pervenute da chi ha partecipato al webinar di stamattina.
«Per parte nostra, oltre alle risposte fornite in diretta, – prosegue Confcooperative Modena – ci siamo impegnati a rispondere in poche ore a ciascuna delle questioni poste. Tuttavia è evidente che per una parte essenziale dei temi sollevati è necessaria una risposta normativa e non semplicemente interpretativa.
Da qui, dunque, la nostra sollecitazione al Governo affinché metta a punto rapidamente i dispositivi necessari ad assicurare, seppur con uno sforzo che sarà comunque straordinario, l’applicazione di norme di tutela fondamentali in materia di salute.
Anche in vista della successiva introduzione dell’obbligo del green pass in tutti i luoghi di lavoro (15 ottobre), chiediamo un lavoro più affinato da parte del Governo per chiarire – conclude Confcooperative Modena – aspetti attorno ai quali abbiamo già presentato osservazioni e richieste di approfondimento».