Il Bologna domina una partita senza storia. Nel primo tempo i gol di Barrow e Theate tracciano la strada, il punto esclamativo lo mette Hickey nella ripresa.
L’espulsione di Acerbi nel finale, due ammonizioni in dieci secondi per le proteste nei confronti dell’arbitro Massa, è la fotografia della giornata no dei biancocelesti. La squadra di Mihajlovic reagisce alle critiche, dopo una settimana complicata, con un primo tempo di personalità e assolutamente dominato, chiuso in meritato vantaggio. In campo Soumaro, falso positivo al covid dopo il doppio tampone che ne ha accertato la negatività.
Barrow ha il merito di sbloccare il risultato già al 14′ con un eurogol dal limite dell’area, che si insacca sotto al sette per l’1-0 felsineo. Passano appena tre minuti e il Bologna raddoppia sugli sviluppi di un calcio d’angolo, battuto dal solito Barrow (migliore in campo tra i suoi) e spedito in rete al 17′ da Theate con un colpo di testa sul secondo palo. La Lazio, orfana dell’infortunato Immobile per un guaio muscolare che gli nega anche la Nazionale, non è praticamente mai pericolosa: il sostituto Muriqi ha solo due occasioni e neanche ben sfruttate dall’attaccante. Uno scatenato Barrow sfiora il tris (palla fuori di pochissimo) che chiuderebbe la partita: il Bologna comanda ancora la sfida. Pedro è l’unico che riesce a fare qualcosa per i biancocelesti, ma è poco supportato dai compagni.
Il gioco della squadra di Sarri sembra involuto rispetto alle vittorie nel derby contro la Roma e in Europa League con la Lokomotiv Mosca. Il colpo decisivo dei rossoblù arriva al 68′ e porta la complicità di Reina, non impeccabile sulla conclusione di Hickey. Finira’ 3-0, con i biancocelesti in dieci per l’espulsione di Acerbi, ed è tutto merito di un Bologna superlativo, che sale a 11 punti. Altrettanti quelli di una Lazio molto compassata e forse stanca, come aveva lamentato Sarri.