Martedì 28 settembre, presso il Comando della Compagnia Carabinieri di Sassuolo è stata inaugurata la “stanza rosa”, uno spazio per accogliere vittime di abusi e violenze, tra cui minori, appositamente attrezzato anche per audizioni protette. Questa stanza sarà gestita direttamente dai Carabinieri, dove le denunce potranno essere raccolte in un ambiente favorevole alle vittime di violenze.
Il progetto della stanza rosa a Sassuolo si è concretizzato nell’ambito della pluriennale collaborazione dell’Arma con l’associazione “Soroptimist International d’Italia”, formalizzata, da ultimo, con il protocollo d’intesa sottoscritto con l’Arma dei Carabinieri nel novembre del 2019. L’importante accordo, oltre a promuovere iniziative didattiche e formative per favorire la condivisione delle esperienze e lo scambio di best praticles nella tutela delle donne vittime di violenza, prevede la realizzazione, all’interno delle caserme dell’Arma, di appositi locali protetti, accoglienti e tecnologicamente attrezzati per sostenere la donna e le altre vittime vulnerabili nel delicato momento della denuncia.
Il progetto, conosciuto con la denominazione “Una stanza tutta per sé”, ha consentito finora di allestire oltre 170 stanze nelle caserme dell’Arma in tutto il territorio nazionale. La “stanza rosa” di Sassuolo va ad aggiungersi alle altre due sale per audizioni protette già presenti nelle caserme dell’Arma della provincia di Modena, una presso il Comando Provinciale di Via Pico della Mirandola e una presso la Compagnia di Carpi.
Alla cerimonia erano presenti, oltre alla Dott.ssa Paone Maria Cristina, Presidente Soroptimist International Club Modena: il Sindaco di Sassuolo, G. Menani; il Sindaco di Fiorano, prof. F.Tosi; il Presidente del Consiglio Comunale di Formigine, Avv. E. Parenti; l’Ass.re alle pari opportunità del Comune di Sassuolo C. Nizzoli; il Direttore Sanitario dell’Ospedale di Sassuolo, Dott. S. Di Tella; Il Direttore della Struttura Complessa – Servizio di anestesia e Rianimazione, Dott.ssa L. De Pietri; il Direttore del Servizio di Psicologia, Dott.ssa G. Pifferi.