Si è conclusa ieri con un bilancio positivo la XXIV edizione di Piante e animali perduti, la mostra – mercato di Guastalla, dedicata alla biodiversità, organizzata dall’ Associazione Guastallese Gemellaggi ed Eventi, a cura di Vitaliano Biondi, con il patrocinio del Comune di Guastalla, e già si inizia a lavorare alla nuova edizione di Georgica, festa della terra, delle acque e del lavoro nei campi che si terrà sempre a Guastalla il 16, 17 e 18 aprile 2022 sulle rive del fiume Po.

La pioggia caduta la domenica pomeriggio (26 settembre), ha disturbato, ma non ha rovinato la festa perché Piante e Animali Perduti nella sua prima giornata (sabato 25 settembre), caratterizzata da una temperatura quasi estiva,  ha registrato un autentico pienone, e tutti gli eventi sold out, ma senza assembramenti e nel rispetto delle norme anti – Covid prescritte e anche la domenica mattina ha visto tanti appassionati, sfidare le previsioni e presentarsi agli ingressi di primo mattino.

Poter finalmente realizzare una manifestazione di questo genere che riunisce centinaia di espositori e raccoglie moltissimi visitatori provenienti da ogni parte d’Italia è già un importante obiettivo.

Questa nuova edizione della manifestazione, che ha animato durante il weekend appena terminato il centro di Guastalla, ha dimostrato di essere in tempi così complessi e a distanza di tanti anni dalla prima edizione, oltre che uno straordinario catalizzatore di persone, manifestazione capace di anticipare i tempi, di dare risposte a un pubblico sempre più attento allo sviluppo sostenibile, alle scelte bio e di qualità, alla ricerca di nuovi stili di vita più a misura d’uomo e al recupero di valori e tradizioni, di un tempo.

Soddisfazione del sindaco di Guastalla Camilla Verona: “Con Piante e Animali Perduti Guastalla rifiorisce, proprio in tutti i sensi. Per noi questo evento è un punto di ripartenza importantissimo, che ha richiesto uno sforzo non indifferente a livello organizzativo. Per questo motivo ringrazio tutti coloro che a vario titolo vi hanno contribuito: dalle forze dell’ordine ai consiglieri, dai volontari ai visitatori. La nostra città era vestita a festa, come una casa quando si appresta ad accogliere i propri ospiti nelle migliori condizioni. Così l’abbiamo sistemata anche noi per ricevere con gioia i tanti estimatori della manifestazione. Riteniamo che sia una opportunità per tutti, ossia per tutto il territorio della Bassa Reggiana di cui ho l’onore di essere il presidente dell’Unione. Un territorio caratterizzato da valori quali la collaborazione e la solidarietà, senza i quali non sarebbero possibili rassegne di questa portata”.

“È appena trascorso l’equinozio d’autunno che segna la fine dell’estate dichiara Vitaliano Biondi, curatore di Piante e Animali Perduti. “Nello stesso modo la ventiquattresima edizione di Piante e Animali Perduti, pervasa da un desiderio di ripartenza credo abbia voluto affermare nella gioia di partecipazione della gente, la volontà di porre la parola fine alla pandemia. L’impressione è che la festa abbia voluto celebrare l’affermazione della volontà, la capacità “faustiana” di porsi obiettivi e di perseguirli”.

“Lo sforzo organizzativo per questa edizione – aggiunge Artemio Santini, presidente dell’Associazione Gemellaggi ed Eventi, l’associazione che ha curato, come in passato, l’organizzazione di Piante e Animali Perduti 2021 – è stato enorme e protratto fino all’ultimo. Debbo esprimere il mio ringraziamento ai tanti volontari che si sono prodigati per la riuscita dell’evento. La manifestazione si è svolta in modo ordinato e senza assembramenti, richiamando un buon numero di visitatori, provenienti anche da altre regioni, ai quali sono stati controllati scrupolosamente i green pass all’entrata” .

Persone curiose e appassionate provenienti da tutta Italia e cittadini di ogni età hanno potuto ammirare e acquistare varietà antiche e tradizionali di piante e fiori, artigianato di qualità e l’eccellenza della gastronomia locale e italiana, degustare piatti della tradizione nei tanti punti ristoro presenti, assistere a laboratori, conferenze, convegni, scambiare informazioni difficilmente reperibili in altre manifestazioni e godere dell’ospitalità dei guastallesi.

Inoltre l’edizione 2021 ha confermato il numero degli espositori che ha superato i 450.

Un programma denso di iniziative e adatto a tutti i gusti. Tra i tanti appuntamenti merita una citazione il concerto del Coro Lagorai, una novità assoluta per la manifestazione nei suoi 24 anni di vita che esprime la miglior tradizione del canto di montagna. Il Coro Lagorai, diretto dal maestro Fulvio Ropelato, composto da 35 cantori, si è esibito in canti della tipica tradizione popolare alpina, dai canti di vecchi mestieri per arrivare a vicende toccanti come l’emigrazione e la guerra.

Molto partecipata anche Ivi è l’inferno e quivi il paradiso, conversazione intorno ai giardini condotta dall’assessora del comune di Guastalla arch. e PhD Chiara Lanzoni con Carla Benocci, affermata studiosa di storia dell’arte, dei giardini e dell’architettura, autrice di “A ciascuno il suo paradiso. I giardini dei cappuccini, dei minimi, dei gesuiti, degli oratoriani, dei camaldolesi e dei certosini in età moderna”; il noto paesaggista e botanico Antonio Perazzi, autore de “Il paradiso è un giardino servatico”; Alberto Locatelli del mensile “Vita in Campagna”. E di particolare interesse è stato il convegno organizzato dall’associazione R.A.R.E (Razze autoctone a rischio di estinzione), dove i maggiori esperti italiani si sono confrontati “Razze autoctone italiane: opportunità per una zootecnia sostenibile”.

Ai bambini poi è stata offerta la possibilità di godere di un nuovo spazio: l’Arena degli Asinelli curata da Massimo Montanari e da Marino Alessandri; di conoscere il mondo degli insetti con gli esemplari di Daniele Cavadini, affermato fotografo naturalista;  di vedere da vicino nel prato di Palazzo Ducale galli, galline, capre, pecore, maiali, vacche, asini, oche, razze antiche; di impegnarsi nei giochi tradizionali recuperati dal passato grazie alla partecipazione di tanti genitori.

“Piante e animali perduti” ha offerto anche la possibilità di assistere alla cottura del Parmigiano – Reggiano e ad alcune sfide gastronomiche, alle dimostrazioni dell’Accademia della Sfoglia, composta da maestri della pasta e capitanata da Rina Poletti, sfoglina dal 1979, alla presentazione della Rosetta di Guastalla, un speciale pane alle rose proposto da Gianluca Borlenghi del Forno Borlenghi di Colorno.

Arricchivano il programma tra l’altro un percorso storico e letture dantesche di fiori e giardini all’interno di cortili segreti con Fiorello Tagliavini; la presentazione del manuale di Rabdomanzia di e con Alfonso Colli e L’Ultima Reggio di e con Alberto Cenci nello Spazio Antiche Porte; di Un Po di Gange di Paolo Tortella, la mostra di Sara “Elàn” Donati dedicata alla flora italiana protetta e Rein di Fabio Cavazzoli, l’editoria del settore con novità librarie e laboratori per riscoprire arti come l’illustrazione, la ceramica, l’incisione, il disegno.

INFO: http://pianteanimaliperduti.it papguastalla@gmail.com; tel. 0039 331 1260099