Martedì 28 settembre ore 21, Oratorio di San Filippo Neri, la rassegna Il Nuovo l’Antico di Bologna Festival prosegue con un appuntamento dedicato a Dante e la musica: In voce mista al dolce suono con la voce recitante di Moni Ovadia e il gruppo medievale Ensemble Micrologus, impegnati in letture tratte dalla Divina Commedia inframezzate da brani musicali di compositori coevi al sommo poeta.
Nell’ambito della sua formazione accademica Dante aveva senza dubbio studiato musica nella sua accezione più astratta e speculativa. Amava anche i suoni in quanto tali? Pare di sì. Nel Convivio egli descrive l’ascolto musicale con parole tanto calorose da tradire una partecipazione esperienziale simile ad un’estasi mistica: «La Musica trae a sé gli spiriti umani, che sono vapori del cuore, sicché quasi cessano da ogni operazione: si è l’anima intera, quando l’ode, e la virtù di tutti quasi corre a lo spirito sensibile che riceve lo suono».
L’Ensemble Micrologus, specializzato nell’esecuzione della musica medievale, propone brani originali o frutto di accurate ricostruzioni musicali. Si ascoltano i canti di celebri trovatori come Arnault Daniel o Bernard de Ventadorn o brani sacri come i mottetti di Marchetto da Padova.