I lavori di ripristino del ponte sul Panaro a Spilamberto, con un investimento di due milioni e 400 mila euro, in programma il prossimo anno, e quelli sul ponte di Savoniero a Palagano, per oltre due milioni e 600 mila euro; sono due tra gli interventi principali previsti nel nuovo piano della Provincia per la manutenzione e la ristrutturazione dei ponti lungo le strade provinciali.
L’investimento complessivo è ammonta a quasi 14 milioni di euro in tre anni, provenienti da un finanziamento straordinario del Governo.
Il piano, presentato nei giorni scorsi al Consiglio provinciale, contiene 32 schede progettuali che riguardano interventi su 48 ponti (vedi comunicato n.367); l’elenco sarà inviato al ministero delle Infrastrutture (Mit) entro il 30 settembre, come previsto dalle procedure legate alle risorse.
«Con questi fondi – ha sottolineato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia – completiamo e ampliamo il piano sui nostri ponti che avevamo individuato, su richiesta del ministero, dopo il crollo del ponte Morandi, che ora viene integrato da nuovi interventi emersi nel frattempo grazie alla costante campagna di monitoraggio da parte dei nostri tecnici, oppure scaturiti da emergenze come i danni al ponte Samone del dicembre scorso».
Come ha evidenziato in Consiglio Luca Rossi, dirigente dell’Area tecnica dell’ente, illustrando il piano, «con queste risorse realizzeremo manutenzioni e ripristini sui ponti che per tipologia ed epoca di costruzione, necessitano di manutenzioni straordinarie, allo scopo di prolungarne la vita nei prossimi decenni, migliorando la viabilità e la sicurezza».
Come ha spiegato Rossi, i ponti vengono controllati seguendo un protocollo tecnico di monitoraggio che consente di ottenere un quadro sempre aggiornato dello stato di salute delle infrastrutture viarie della rete stradale provinciale.
La Provincia, dopo il recente passaggio all’Anas di oltre 120 chilometri di strade provinciali e relativi ponti, ha mantenuto la competenza su 167 ponti di maggiori dimensioni, cioè con una “luce” superiore ai sei metri, compresi i nove ponti presenti sul tratto della statale 12 tra Lama Mocogno e Pievepelago (tra cui spicca il ponte sul rio Tagliole a Pievepelago) diventati provinciale.
Intanto proseguono i lavori di manutenzione straordinaria già avviati al ponte Samone, parzialmente crollato il 6 dicembre a causa di una piena e riaperto nei giorno scorsi, quelli sul ponte di Gombola di Polinago, lungo la provinciale 23, sul ponte della Rovinella a Palagano, lungo la provinciale 28, sul ponte della Fossa reggiana a S.Martino Spino di Mirandola, lungo la strada provinciale 7 delle Valli e il secondo stralcio dei lavori sul ponte Scoltenna, sempre lungo la provinciale 4.
Sono praticamente conclusi, invece, a Montese i lavori sul ponte del Fosso Macchiarelle lungo la sp 34 di Maserno, a Fiorano la prima parte dei lavori sul ponte sul torrente Fossa lungo la sp 467 e a Castelnuovo Rangone sono terminati in agosto i lavori di ripristino e messa in sicurezza del ponte sul Tiepido lungo la sp 16, oltre ai lavori sul ponte Leo a Fanano terminati in maggio.
PRONTO IL CRONOPROGRAMMA FINO AL 2023. RIPRISTINI, CONSOLIDAMENTI E NUOVI GUARD RAIL
Nel nuovo piano per la manutenzione dei ponti, illustrato al Consiglio provinciale, sono previsti ripristini, consolidamenti di pile e murature, manutenzioni e nuove barriere guard rail.
Sono in tutto 48 le infrastrutture sulle quali saranno realizzati gli interventi, visto che alcuni dei 32 progetti presentati al ministero riguardano più di un ponte.
In pianura e collina i lavori riguarderanno: il ponte cavo Sabbioncello sulla sp 11 a S.Possidonio, il ponte del Panaro tra Spilamberto e S.Cesario lungo la sp 16 che sarà eseguito in due stralci, il ponte sul Tiepido lungo la sp 569 a Maranello, tre ponti sulla sp 569 tra Castelvetro e Vignola, il ponte Acque basse e il ponte Cavo Lama lungo la sp 8 a Novi, il ponte sul torrente Guerro e ponte sul torrente Nizzola lungo la sp 16 tra Castelvetro e Castelnuovo, il ponte a Navicello lungo la sp 255 a Modena, il ponte Pioppa lungo la sp 11 a S.Possidonio e sul percorso Natura del Secchia a Sassuolo.
In Appennino, oltre ai lavori in corso sul ponte Scoltenna lungo la provinciale 4 Fondovalle Panaro e sul ponte di Samone, figurano gli interventi su tre ponti lungo la sp 31 di Acquaria, sul ponte di Riccovolto lungo la sp 486 di Montefiorino, il ponte Fosso Grosso lungo la sp 28 a Lama Mocogno, il ponte Fosso Casa Barbati lungo la sp 24 a Palagano, il ponte Ronco Vecchio e il ponte Brandola lungo la sp 33 a Polinago, alcuni ponti lungo la sp 486 di Montefiorino e il ponte di Prugneto lungo al sp 30 tra Sestola e Pavullo, il ponte Rio Pissarotta lungo la sp 28 a Palagano, il ponte di Savoniero lungo la sp 28 a Palagano, il ponte Fosso Sasso Losco sulla sp 4 a Marano, i ponti lungo la statale 12 tra Lama Mocogno e Pievepelago, di competenza provinciale, dopo il recente passaggio del tratto dall’Anas, e altri interventi di minore entità sui ponti lungo la sp 4 Fondovalle Panaro; infine tre interventi cofinanziati con la Provincia di Reggio Emilia al confine tra le due province: il ponte Rio Riaccio lungo la sp 38 di Civago, il ponte di Casa Poggioli lungo la sp 23 a Prignano e il ponte Dolo lungo la sp 486 che sarà realizzato dalla stessa Provincia di Reggio Emilia.