Dal 1° ottobre per accedere a tutti i servizi online erogati dalla Pubblica amministrazione sarà obbligatorio dotarsi di SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Un cambiamento imposto dalla normativa nazionale – il decreto “Semplificazione e innovazione digitale” poi convertito in legge (120/2020) – che quindi sarà recepito anche in Emilia-Romagna.
Due le alternative a SPID: la carta di identità elettronica (CIE) e la CNS (Carta Nazionale dei Servizi, una smart card corrispondente ad esempio ai dispositivi di firma digitale o alla tessera sanitaria), entrambe però utilizzate poco di frequente per i loro requisiti hardware; richiedono infatti un lettore di smart card o uno smartphone dotato di sistema NFC.
Dal prossimo mese, dunque, per accedere a tanti servizi – a partire dal Fascicolo Sanitario Elettronico – non si potranno più utilizzare pin o password forniti dai gestori o, nel caso del territorio regionale, le utenze generate dal sistema Federa (Federazione degli Enti dell’Emilia-Romagna per l’Autenticazione).
E l’Emilia-Romagna è pronta: grazie all’esperienza di Federa infatti – un progetto regionale già inserito nel Piano Telematico 2007-2009 per identificare i cittadini e fornire loro servizi online, che di fatto ha anticipato lo SPID di dieci anni – per gli Enti locali il passaggio è stato agevolato: sono oltre 350 i servizi online migrati e quindi pronti per garantire l’accesso tramite SPID. Compresi quelli direttamente gestiti dai Comuni, gli applicativi per la partecipazione a bandi pubblici, i geoportali per i sistemi informativi territoriali, le piattaforme di accesso ai dati del Registro delle Imprese e molti altri.
Numerosi anche gli strumenti di aiuto e informazione predisposti per affiancare gli utenti nella migrazione al nuovo strumento, che si aggiungono alle consuete attività di helpdesk. In particolare: una pagina web con tutte le istruzioni e i sistemi di supporto realizzata direttamente da Lepida: https://app.lepida.it; poi attività di formazione avviate nel contesto del progetto Digitale Comune che la Regione ha messo in campo per sostenere la transizione alle piattaforme nazionali, inclusa l’identità SPID, a cui ci si può iscrivere attraverso la pagina: https://digitale.regione.emilia-romagna.it/digitale-comune/come-imparo
Da tempo Lepida ha avvisato i cittadini del cambio di modalità d’accesso: nel caso del Fascicolo sanitario elettronico, oltre 255 mila utenti hanno completato gli adempimenti necessari e sono già stati migrati a SPID.
Come accedere a SPID
Per accedere è sufficiente avere più di 18 anni e disporre di un documento italiano in corso di validità (carta di identità, patente, passaporto), tessera sanitaria o tesserino del codice fiscale, un indirizzo e-mail e un numero di cellulare. Occorre innanzitutto scegliere un gestore d’identità digitale abilitato, tra cui Lepida (https://id.lepida.it), uno dei nove provider in grado di fornire gratuitamente credenziali di accesso tramite SPID: ad oggi ne ha rilasciate 924.554 tramite oltre duemila sportelli. Quindi è possibile registrarsi inserendo i propri dati anagrafici, creando un nome utente e una password. A quel punto sarà necessario effettuare il riconoscimento.
Per ciò che concerne Lepida, il riconoscimento può essere fatto presso migliaia di sportelli in tutta Italia: Comuni e sportelli Ausl ma anche farmacie e centri di assistenza fiscale, tutti indicati sul sito. Il riconoscimento può anche essere ottenuto per via telematica tramite firma digitale, carta nazionale dei servizi, carta di identità elettronica oppure registrando un video secondo i requisiti indicati sul sito e facendosi identificare tramite un bonifico simbolico (basta un centesimo) da un conto corrente intestato. Esiste infine la possibilità, offerta da Lepida, di essere riconosciuti via webcam tramite smartphone, un tablet o un PC, ma in questo caso il servizio ha un costo di 15 € + Iva. I tempi di rilascio dell’identità digitale dipendono dai singoli gestori. Una volta attivato, l’utilizzo di SPID per i cittadini è gratuito.
Il quadro nazionale
La novità coinvolgerà, a livello nazionale, oltre 8mila amministrazioni pubbliche, tra cui ad esempio l’Inps, l’Agenzia delle Entrate o l’Inail. In Italia il 15 settembre erano state erogate 24.387.240 identità SPID. Per ciò che concerne gli Enti locali sono tanti i servizi che si adegueranno, da quelli per la richiesta di certificati anagrafici online a quelli per il pagamento di tributi o sanzioni, senza dimenticare lo Sportello Unico per le Attività produttive, istituito nel 2010 come punto di riferimento territoriale per tutti i procedimenti relativi alle attività produttive e alla prestazione di servizi.