Questa mattina, 21 settembre 2021, dopo quasi due anni di trattativa, è stato rinnovato il contratto di lavoro degli operai agricoli della provincia di Modena.
Il contratto di lavoro provinciale, firmato dalle organizzazioni sindacali territoriali di settore Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil con le organizzazioni datoriali Confagricoltura, Coldiretti e Cia, dà copertura contrattuale ad oltre 10.000 operai agricoli tra fissi e stagionali della provincia di Modena.
Il contratto, valido fino al 31 dicembre 2023 – spiega una nota di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil – ha portato i seguenti miglioramenti:
- un aumento delle retribuzioni pari all’1,7% dal 1° settembre 2021;
- un monitoraggio dell’utilizzo degli appalti nel settore agricolo al fine di ridurre i rischi di dumping contrattuale e sociale;
- una settimana di permessi retribuiti in caso di matrimonio del lavoratore stagionale;
- la possibilità di chiedere un periodo di aspettativa, non superiore a 6 mesi, al termine del periodo massimo utilizzabile di malattia;
- la possibilità di chiedere un periodo di aspettativa, non superiore a 3 mesi, in aggiunta a quanto previsto dalla legge, per le persone vittime di stalking, molestie e violenze;
- un’integrazione pari a una giornata di lavoro per ogni mese di assunzione per gli operai agricoli a tempo determinato che hanno diritto ai permessi ex L. 104 per la cura dei famigliari in stato di disabilità;
- un’indennità una tantum in caso di congedo parentale (ex maternità facoltativa) di 700 €;
- un abbassamento da 10 a 6 giorni della soglia minima per avere diritto all’integrazione dei primi tre giorni di malattia;
- un sistema di Rappresentanza dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale tale da permettere i controlli di sicurezza nelle imprese agricole da parte dei rappresentanti dei lavoratori (da realizzare entro il 31 dicembre 2021)”.
Sono questi i risultati più significativi che la delegazione trattante e le segreterie territoriali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno valutato positivamente.
“E’ stata una trattativa lunga e complicata per un settore polverizzato in migliaia di imprese agricole distribuite su tutta la provincia – dichiarano le tre sigle sindacali – La sfavorevole annata agraria (con il calo di produzione delle pere, la principale coltura in provincia) non ha favorito una conclusione veloce. Il risultato è tuttavia positivo perché il nuovo contratto provinciale distribuisce reddito e diritti in una situazione economica di difficoltà”.
Nelle prossime settimane verrà effettuata una distribuzione capillare del materiale informativo e si svolgeranno le assemblee dei lavoratori.