Nell’ambito della campagna vaccinale metropolitana è arrivata l’ora della terza dose, nello specifico quella che in gergo tecnico viene definita “dose addizionale”. In sostanza si tratta di una dose aggiuntiva, somministrata a completamento del ciclo vaccinale, al fine di garantire a specifiche categorie di pazienti vulnerabili un adeguato livello di risposta immunitaria. In particolare, i soggetti coinvolti saranno: trapiantati, pazienti oncologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure, pazienti con immunodeficienza primitiva o secondaria e pazienti in dialisi e/o con insufficienza renale cronica grave. Secondo le indicazioni ministeriali questa ulteriore dose potrà essere somministrata dopo almeno 28 giorni dall’ultima, con vaccino a mRna: Pfizer per gli over12 e Moderna per gli over18.
Da lunedì 20 settembre, al via la somministrazione della “dose addizionale” per i pazienti trapiantati, con HIV e dializzati in carico all’Azienda ospedaliero-universitaria al Sant’Orsola, per i pazienti dializzati in carico all’Azienda USL di Bologna presso il centro Dialisi dell’Ospedale Maggiore e dell’Ospedale Bellaria, e per pazienti oncologici o con malattie reumatologiche presso l’IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli.
In questi giorni, infatti, i centri specialistici delle Aziende sanitarie di Bologna stanno provvedendo a una chiamata attiva (telefonica) rivolta ai pazienti che hanno in carico e che sono oggetto di questa immunizzazione.
Nel corso della prossima settimana, una volta completati gli elenchi di tutti i pazienti eleggibili (secondo la circolare del Ministero della Salute del 14/9), l’Azienda USL di Bologna inizierà l’invio degli sms per proporre ai cittadini interessati una data di appuntamento in una delle tre Aziende della città metropolitana: Azienda USL di Bologna, IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli. Si prediligerà la somministrazione presso l’Azienda sanitaria in cui il paziente è in carico.
Con riferimento alla circolare ministeriale si precisa, infine, che la “dose addizionale” si distingue dalla “dose booster”. Quest’ultima viene somministrata dopo almeno 6 mesi dall’ultima dose al fine di mantenere nel tempo (o ripristinare) un adeguato livello di risposta immunitaria in soggetti ad alto rischio: over80 o con esposizione professionale al coronavirus. Si specifica infine che il Ministero della Salute fornirà successive comunicazioni per definire ulteriori target che con progressività riceveranno la dose booster.