Una festa ben riuscita, che si è tenuta all’aperto nei giorni scorsi in un’area condominiale e che ha coinvolto gli inquilini delle ex Scuole di Pozza. Un’iniziativa a base di pizza e buon umore, nata dalla collaborazione tra Servizi Sociali comunali, Parrocchia e Associazioni di volontariato, il cui successo sta portando ora l’Amministrazione maranellese a valutare l’organizzazione di altri eventi analoghi, con l’obiettivo di includere strade, cortili e piazzali tra i luoghi della socialità.
L’entusiasmo e gli apprezzamenti di chi ha partecipato alla ‘pizzata’ presso le ex Scuole hanno dunque suggerito alla comunità come queste modalità di ritrovo possano diventare una sorta di ‘format’ promettente per ridare smalto alla rete relazionale duramente colpita dalla pandemia.
L’intenzione è innanzitutto quella di rinsaldare, attraverso tali iniziative, le relazioni tra vicini e residenti della stessa zona, in modo che per le persone in difficoltà, soprattutto per quelle più fragili, sia più facile ottenere un aiuto in un ambito di prossimità.
Alla festa hanno partecipato Daniela Ottolini, assessore comunale al Welfare, don Pierino Sacella, parroco di Pozza-Torre Maina, diversi volontari già impegnati nella spesa a domicilio durante il lockdown e alcuni esponenti della Caritas di Pozza, dell’Avap di Maranello e del comitato distrettuale della Croce Rossa. Tutti disponibili a ragionare insieme ai cittadini su un calendario più strutturato di simili iniziative, per ‘fare comunità’ sempre di più.
“Ci sono tanti ‘effetti a lungo termine’ del covid e dell’isolamento cui siamo stati e siamo ancora in parte costretti” – spiega Daniela Ottolini -: uno di questi è l’indebolimento delle relazioni e dei legami sociali, la perdita di contatto con chi ci circonda e l’aumento dei rischi connessi alla solitudine. Per questo motivo il Servizio sociale del Polo territoriale di Maranello ha promosso a favore degli inquilini delle ex Scuole di Pozza, che in gran parte sono anziani e vivono soli, un’iniziativa semplice ma dal grande valore simbolico, vissuta con un’allegria e uno spirito di condivisione che un po’ ha fatto ‘dimenticare’ ai presenti l’emergenza non ancora conclusa”.
“Il contributo dei volontari e delle associazioni – conclude l’assessore – è stato decisivo per la realizzazione e la riuscita dell’evento, che ha dimostrato come una pizza e quattro chiacchiere in compagnia possano portare coesione e un pizzico di serenità tra le persone. La nostra idea è che l’iniziativa non si fermi qui: assieme ai soggetti coinvolti nella prima festa, studieremo altre proposte per gli inquilini delle ex Scuole ed eventualmente per altre realtà del nostro territorio. Se la risposta sarà positiva, questo potrebbe diventare un nuovo ‘metodo’ di lavoro per tutti”.