“L’accoglienza di queste persone in fuga dall’Afghanistan per noi rappresenta un dovere”. Lo afferma il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli esprimendo il cordoglio per le vittime dell’attentato e commentando l’arrivo di un centinaio di persone che trascorreranno la quarantena in due alberghi, uno in città e l’altro a Concordia.
“Si tratta di donne e uomini, con figli e familiari, che in questi anni – spiega Muzzarelli – hanno collaborato alla missione Italia-Nato e con le nostre autorità e per questo ora in patria rischierebbero rappresaglie e, addirittura, la vita. Dobbiamo a loro riconoscenza, quindi. Ma il dovere dell’accoglienza, per la quale come sindaci abbiamo dichiarato disponibilità fin da subito, ha un significato anche più generale, deve testimoniare a un intero popolo che, nonostante la drammatica catena di errori di queste settimane, non li stiamo lasciando soli. L’accoglienza, quindi, è il primo passo per un impegno del nostro Paese ad aiutare quelle popolazioni, anche collaborando con le organizzazioni umanitarie per costruire corridoi per i rifugiati. Tutto il Paese, quindi, deve collaborare sia ora sia nel percorso di integrazione che dovrà essere avviato, insieme al mondo del volontariato, dopo la prima accoglienza”.
Il Comune è in contatto con Prefettura e Protezione civile regionale per coordinare la gestione di questa fase dell’accoglienza e lunedì parteciperà al tavolo regionale convocato dalla Prefettura di Bologna insieme ai sindaci delle città capoluogo