“A seguito della decisione aziendale di cessare l’attività della MEMO di Gaggio Montano a partire dal 1 luglio 2021 – spiega Fio/Cgil Bologna in una nota – è stata raggiunta in sede ministeriale con la presenza della Regione Emilia Romagna un’intesa per la gestione delle ricadute occupazionali che riguarda tutti i 18 lavoratori”.
“L’accordo prevede l’apertura della CIGS per cessazione di attività per 12 mesi (nel corso dei quali è prevista la piena maturazione di ferie, par, tredicesima e Tfr) ed il successivo ricorso alla Naspi. L’intesa è stata presentata e approvata nell’assemblea dei lavoratori svoltasi ieri sera 23 giugno 2021.
Si è concordato inoltre un piano di ricollocazione nel corso della CIGS in aziende del territorio montano per 8 lavoratori e la possibilità di ricollocazione nell’area bolognese (in aziende del settore logistico che operano per il gruppo Ima) per i restanti 10 lavoratori. Entrambe le proposte di ricollocazione prevedono l’assunzione a tempo indeterminato a parità di salario. In caso di eventuale indisponibilità ad accettare proposte al di fuori dell’area montana l’intesa prevede la possibilità di incentivazioni all’esodo”.
“Con questa intesa – conclude Fiom/Cgil Bologna – si chiude una vertenza difficile nella quale, preso atto della decisione di MEMO di cessare l’attività (nata alcuni anni fa da un’iniziativa che ha visto il coinvolgimento di IMA per tentare di dare una risposta alla pesante crisi occupazionale nell’Alto Reno, che purtroppo non ha sviluppato le necessarie condizioni di sostenibilità economica) abbiamo cercato di contrattare le migliori condizioni possibili per dare una continuazione di prospettiva occupazionale a tutti i lavoratori coinvolti e la massima copertura prevista dagli attuali ammortizzatori sociali”.