La Casa Circondariale Sant’Anna, con il ripristino progressivo delle sezioni, chiuse dopo la rivolta messa in atto da parte della popolazione detenuta più di un anno fa, si ritrova oggi con l’annoso problema della carenza di agenti di Polizia Penitenziaria.
Infatti le recenti aperture di due sezioni e la previsione delle imminenti ulteriori aperture, sta lasciando emergere la necessità di rimpinguare gli organici, sia riguardo agli agenti che al personale civile amministrativo.
La FP CGIL di Modena lancia l’allarme che giunge direttamente dal personale. La preoccupazione è alta a seguito di una distribuzione del personale tra le sezioni che comporta una programmazione di turni lunghi da 8 ore per diversi giorni del mese.
Nonostante le recenti opere di ristrutturazione, si evidenziano carenze strutturali, come la completa assenza di aperture automatizzate delle celle nel vecchio padiglione, che comportano un notevole aggravio di lavoro per il personale addetto.
Queste difficoltà si ripercuotono inevitabilmente sull’attuale assetto organizzativo e gestionale, con una pandemia da Covid-19 che non accenna a placarsi e che ha già messo a dura prova il personale di Polizia Penitenziaria del S.Anna, costretto ad espletare turni di lavoro straordinario per molte settimane.
In una logica di ampliamento, visto anche il ripristino del servizio di Sentinella Armata, che da un anno è tornata ad essere operativa, è inevitabile l’aumento di posti di servizio e, con l’attuale organico presente in servizio, è impensabile prevedere una copertura che soddisfi, perlomeno il raggiungimento dei livelli minimi di sicurezza.
Per questo motivo il 13 aprile scorso la FP CGIL di Modena ha inviato una lettera di richiesta di intervento al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di Roma, al Provveditorato Regionale e alla Direttrice della Casa Circondariale S.Anna di Modena.