Applicare alla produzione dei beni le logiche tipiche della Rete e dei social network, in cui la condivisione di competenze, esperienze e visioni differenti porta a risultati innovativi e personalizzati. Questo approccio è noto come Social Manufacturing, ed è una delle tendenze emergenti in ambito industriale che – conformemente ai principi dell’economia circolare – combina progettazione globale e produzione locale, realizzando quindi una filiera più flessibile, economica ed ambientalmente sostenibile.
L’Istituto “P.Levi” di Vignola ha voluto sperimentare l’applicabilità dei principi del Social Manufacturing, per fornire agli studenti nuovi strumenti utili a comprendere e coltivare idee innovative da impiegare nel prosieguo degli studi e per l’ingresso nel mondo del lavoro. Grazie al progetto INEDIT (open INnovation Ecosystems for Do It Together process), promosso dall’Unione Europea, oltre 70 studenti dell’istituto vignolese hanno così partecipato ad un interessante percorso di progettazione partecipativa e produzione collaborativa, finalizzato all’elaborazione di mobili ed arredi sostenibili, intelligenti e personalizzati. Il percorso ha portato all’ideazione di un prototipo virtuale di cattedra dalle caratteristiche davvero speciali, che utilizzando materiali sostenibili potrà migliorare l’esperienza didattica grazie alle forme ergonomiche ed alle funzioni digitali integrate: connettività bluetooth/wifi; tablet integrato nel piano di lavoro; app per smartphone che velocizzerà l’appello e lo scambio di informazioni tra alunni ed insegnanti.
Dopo una prima fase di formazione, mirata a promuovere le metodologie di co-creazione e social manufacturing ed a introdurre gli studenti ai temi di Industria 4.0 e alle più importanti tecnologie digitali, gli studenti – suddivisi in otto squadre – si sono confrontati in una sfida in modalità completamente online, durata 24 ore. I vincitori della competizione, decretati da una giuria di esperti dalle realtà organizzatrici, sono stati i ragazzi della squadra Innovaz1, ideatori del progetto battezzato Comfortable Desk. Il prototipo di cattedra è stato sviluppato avendo come obiettivi prioritari la qualità, la comodità e la sostenibilità. Il modello così progettato risponde a precise esigenze emerse durante il lavoro preparatorio: migliorare la lettura ed evitare l’affaticamento della vista grazie ad un’adeguata illuminazione; adattabilità alle diverse esigenze ergonomiche (in particolare all’altezza) dei docenti grazie alla possibilità di regolazione dei componenti; miglioramento della visuale del docente rispetto agli studenti.
Coordinatrice delle attività ideate insieme all’Istituto “P.Levi” è stata l’azienda Crit Srl, centro vignolese specializzato nella ricerca, analisi ed innovazione tecnologica applicata all’industria, che all’interno del progetto INEDIT gestisce le attività di diffusione. Al progetto ha inoltre collaborato l’azienda CMS Spa di Marano sul Panaro, specializzata nella progettazione e produzione di macchine e componenti ad alta complessità e precisione.
“Il progetto INEDIT – finanziato dall’Unione Europea all’interno del programma Horizon2020 – punta a creare un ecosistema di Social Manufacturing per la co-creazione di mobili sostenibili, mettendo in connessione la creatività dei consumatori, le competenze professionali dei progettisti e l’esperienza di specialisti della produzione, per ottenere nuovi prodotti ecocompatibili, intelligenti e personalizzati con un time-to-market più breve, rispondenti alle esigenze dei consumatori che, sempre più, cercano prodotti personalizzabili in base ai loro gusti e requisiti” sottolinea l’Ing. Marco Baracchi, Direttore generale di Crit Srl. “Come centro vocato all’innovazione tecnologica ed alla ricerca applicata – prosegue il dott. Baracchi – siamo particolarmente soddisfatti di aver accompagnato i ragazzi del Levi in questa esperienza didattico-formativa, auspicando che possa essere di stimolo a proseguire gli studi in ambito tecnico-scientifico, così strategico per la nostra attività e per le aziende del territorio”.
“Il lavoro dei ragazzi – dichiara la dott.ssa Stefania Giovanetti (foto), dirigente scolastico del “P. Levi” – è stato strutturato in 3 fasi: una parte introduttiva teorica, per stimolare il pensiero creativo, abituarli a lavorare in squadra ed adottare strategie di problem solving anche tramite tecnologie e tematiche innovative, quali Intelligenza Artificiale, Internet delle Cose (IoT), Ergonomia e sostenibilità; una fase di test tramite un gioco da tavolo, per insegnare ai giovani l’approccio di co-creazione nella realizzazione di progetti innovativi (Do It Togheter); una sfida a squadre (Makeathon) finalizzata a realizzare un mobile smart, ergonomico e sostenibile per i professori della scuola, seguendo appunto i principi della co-creazione”.
“Per Cms spa è fondamentale collaborare con le scuole, in particolare con gli istituti tecnici e con la fondazione ITS . Diamo sempre la nostra disponibilità ad ospitare i ragazzi per stage o tirocini formativi, apriamo le porte dei nostri stabilimenti produttivi per accogliere le classi in visita, e ovviamente partecipiamo a progetti innovativi come Inedit. Lo facciamo perché, noi di Cms, puntiamo molto sui giovani, nelle loro potenzialità ed energie: quando assumiamo un neodiplomato o una neodiplomata investiamo risorse e tempo per la sua formazione. Credere nei giovani significa credere nel futuro” dichiara la Dr.ssa Elena Salda, CEO, HR Manager e Communication Manager di CMS SpA.