Aveva appena venduto una dose di hashish uno spacciatore arrestato dalla Polizia locale di Modena al parco Novi Sad, dove proseguono gli interventi del Comando di via Galilei finalizzati a contribuire a rendere più sicura l’ampia area verde interessata da un’importante azione di riqualificazione, in un nuovo servizio di controllo del territorio compiuto congiuntamente ai carabinieri nel pomeriggio di martedì 9 marzo. Inoltre, il pusher, un 22enne originario della Tunisia, è stato trovato anche in possesso di 35 grammi di sostanza stupefacente e di un bilancio di precisione. Processato per direttissima, è stata emessa a suo carico la misura cautelare dell’obbligo di firma.
In particolare, lo spacciatore è stato fermato dagli agenti in abiti civili del Nucleo problematiche del territorio della Polizia locale e dai militari dell’Arma della stazione Modena principale dopo la cessione della droga, poco meno di due grammi, a un 31enne del Gambia. Intercettato intorno alle 17 mentre si stava allontanando in direzione di corso Cavour, il 22enne è stato perquisito e il controllo a suo carico ha permesso di rinvenire, oltre allo stupefacente, anche un bilancino di precisione. Sono quindi scattate le manette, in flagranza di reato, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio, oltre all’accusa di violazione delle normative sul permesso di soggiorno. Il pusher, arrivato nel nostro Paese pochi mesi fa, è infatti irregolare sul territorio. Per il 31enne gambiano, residente da tempo in Italia, è stato invece avviato l’iter amministrativo finalizzato alla segnalazione in Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti.
Nel pomeriggio del giorno successivo, mercoledì 10, lo spacciatore è stato accompagnato in Tribunale, dove, dopo la convalida dell’arresto, il giudice ha ordinato a suo carico l’obbligo di presentazione quotidiana negli uffici delle forze dell’ordine. In aprile dovrà tornare in aula per il giudizio; se non dovesse rispettare la misura cautelare, il provvedimento potrà essere inasprito dall’autorità giudiziaria.
L’arresto del 9 marzo al parco Novi Sad segue quello effettuato nel pomeriggio venerdì 5, sempre nel contesto dell’area verde: nell’occasione la Polizia locale e i carabinieri, in una precedente operazione congiunta che aveva visto pure l’impiego del cane Pit dell’unità cinofila, avevano fermato un 40enne trovato in possesso di 11 grammi di eroina.