Si è conclusa la call indetta dal Comune per individuare il logo del marchio De.Co. Bologna, l’attestazione che sarà attribuita ai saperi, alle iniziative e ai prodotti del territorio bolognese per valorizzarne la tipicità come previsto dal Regolamento Comunale De.Co. approvato nel novembre scorso.
Alla “chiamata” hanno risposto 272 partecipanti da tutta Italia; 295 le proposte grafiche presentate in totale: un’eccezionale ondata di creatività che ha usato forme e stili diversi per rappresentare il vasto patrimonio di conoscenza e tradizioni del “fare” alla bolognese. Originalità, adeguatezza, attrattiva e funzionalità sono stati i criteri guida per valutare le proposte e selezionare il logo migliore.
È risultata vincitrice la proposta di Stefano Rota, giovane graphic designer di Sedrina, paese della provincia di Bergamo. Stefano ha frequentato l’Istituto d’Arte Applicata “Andrea Fantoni” di Bergamo e dopo aver lavorato per diverse aziende, nello scorso anno in piena pandemia ha avviato il suo studio, VERO Graphics, con l’obiettivo di crescere a livello lavorativo e personale.
“Ho voluto creare un simbolo semplice, nel tipico colore rosso bolognese, facile da applicare e in grado di trasmettere, tramite la composizione stilistica, sensazioni di storicità e rispettabilità”, spiega Stefano Rota.
Determinante quindi è la funzionalità del marchio che lo rende facilmente utilizzabile nella sua essenzialità, con funzione di attestazione, di “timbro” di qualità. Prendendo ispirazione dalle danze popolari dell’Appennino, la composizione del logo si basa su due cerchi concentrici: quello esterno formato da persone unite nella condivisione delle loro tradizioni e quello interno, che le rappresenta.
È un logo pulito e funzionale che evoca la tradizione, la storia e l’operosità del territorio bolognese, e suggerisce molte letture e interpretazioni, tra le quali la condivisione del sapere, la convivialità a tavola, la meccanica degli ingranaggi e alcuni elementi decorativi architettonici del Medioevo.
Il logo sarà presto impiegato per promuovere la Denominazione Comunale d’origine di Bologna e il suo utilizzo verrà concesso a tutti i prodotti, le attività e i saperi che riceveranno l’attestazione e saranno iscritti al Registro De.Co. o all’Albo delle iniziative e delle manifestazioni legate al patrimonio locale.
È attesa per la fine di marzo la proclamazione delle prime De.Co. per cui sono arrivate le richieste di candidatura.