Prosegue presso lo scalo aeroportuale “G. Marconi” l’attività dell’Agenzia delle Dogane e dei
Monopoli e dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, volta al contrasto
del traffico internazionale di stupefacenti. I funzionari e i militari del I Gruppo in servizio presso lo scalo felsineo, hanno individuato e tratto in arresto un trentenne di origine camerunense in arrivo dalla Nigeria per traffico internazionale di stupefacenti.
Il passeggero sottoposto a controllo ha da subito manifestato particolari segnali di
nervosismo che hanno indotto gli operanti a svolgere più approfonditi accertamenti e a
procedere all’accompagnamento del medesimo presso l’ospedale Sant’Orsola, dove gli
esami radiologici hanno confermato i sospetti evidenziando la presenza nell’intestino di
numerosi corpi estranei di forma ovoidale.
Infatti l’uomo aveva ingerito ben 100 ovuli di eroina e cocaina per un peso complessivo di
circa un chilo e mezzo, che immessa sul mercato, secondo stime prudenziali, avrebbe
fruttato tra i 100/120.000 euro.
Il trafficante è stato arrestato e associato presso la Casa Circondariale di Bologna, a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il servizio si inquadra nel costante dispositivo di prevenzione posto in essere dall’Agenzia
delle Dogane e dalla Guardia di Finanza negli spazi doganali, anche con l’ausilio delle unità
cinofile, al fine di arginare il traffico di sostanze stupefacenti, in particolar modo quello
perpetrato con il metodo di occultamento in corpore denominato “body packer”.