Si trovava all’interno del bar in orario in cui lo stesso doveva essere chiuso in linea con i dettati normativi finalizzati a contenere la pandemia da Covid 19. Per questo motivo è stato raggiunti all’interno da una pattuglia della stazione di Bibbiano i cui componenti, nel corso dei controlli, hanno avuto modo di rilevare nel volto del barista una certa preoccupazione. Insospettiti da tale atteggiamento i militari optavano per procedere a una perquisizione del locale, poi estesa all’autovettura dell’uomo, la cui attività dava esito negativo non avendo rinvenuto nulla di illecitamente detenuto.
A questo punto l’attività ispettiva dei carabinieri di Bibbiano si spostava nell’abitazione dell’uomo dove, ricorrendone i presupposti ed espletate le formalità di garanzia previste dalla legge, i militari davano corso a una perquisizione domiciliare sebbene lo stesso barista riferisse di non possedere stupefacenti. L’attività in questo caso dava riscontri positivi in quanto, in un pensile della cucina, i carabinieri rinvenivano un sacchetto tipo freezer contenente un mezzo panetto di sostanza resinosa del peso di mezzo etto i cui immediati riscontri consentivano appurare essere sostanza stupefacente del tipo hascisc.
Alla luce di quanto accertato il 40enne barista abitante a Bibbiano veniva denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il mezzo etto di hascisc veniva sottoposto a sequestro e messo a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.