Due arresti, una denuncia e un etto di droga sequestrata, tra eroina e cocaina, per un valore di mercato di circa 2mila euro. Sono i principali risultati di una serie di operazioni svolte negli ultimi giorni dalla Polizia locale di Modena, anche con l’ausilio dell’Unità cinofila, al parco Novi Sad, dove proseguono gli interventi del Comando di via Galilei finalizzati a contribuire a rendere più sicura l’ampia area verde interessata da un’importante azione di riqualificazione. Decisiva, per poter agire in maniera tempestiva, è stata l’analisi delle telecamere di videosorveglianza comunali attive nel parco, che, come è successo anche negli episodi più recenti, permettono di monitorare in tempo reale eventuali fenomeni di criminalità.
Proprio dalla visione dei filmati ha preso spunto l’intervento avviato nel pomeriggio di martedì 23 febbraio: gli agenti in servizio nella sala operativa del Comando hanno notato un giovane che nascondeva un involucro di cellophane nei pantaloni e, ipotizzando un comportamento illecito, hanno deciso di inviare le pattuglie del Centro storico. In effetti il ragazzo, subito rintracciato, un 28enne senegalese, era in possesso di 15 dosi di hashish pronte per la vendita e un panetto della stessa sostanza sufficiente a preparare altre 50 dosi, per complessivi 40 grammi. Per il 28enne, che aveva con sé anche un centinaio di euro, probabile frutto dell’attività di spaccio, sono scattate le manette. Dai successivi accertamenti è emerso che il giovane è un cittadino richiedente asilo politico, residente a Maranello e arrivato in Italia nel 2015; gli agenti si sono portati nella sua residenza e nella perquisizione domiciliare, effettuata assieme al cane antidroga Pit, è stato rinvenuto il materiale per il confezionamento della droga, oltre a ulteriori 300 euro in contanti. Dopo l’arresto, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, il 28enne è stato giudicato per direttissima, e, in attesa del processo previsto per fine marzo, il Tribunale di Modena ha disposto nei suoi confronti l’obbligo di dimora a Maranello.
Sempre l’analisi della videosorveglianza è alla base dell’intervento effettuato lo scorso week end dagli agenti del Nucleo problematiche del territorio della Polizia locale. In questo caso gli operatori, dopo aver notato nelle immagini un uomo che nascondeva un involucro in una siepe, hanno immediatamente svolto un sopralluogo, recuperando nell’aiuola il “pacchetto” che, come è stato scoperto, conteneva circa 50 grammi di hashish. Contestualmente è stato fermato l’individuo che aveva occultato la merce: un 36enne tunisino con precedenti specifici, che è stato denunciato per il possesso illecito dello stupefacente. Inoltre, il magrebino è risultato irregolare in Italia e dunque dovrà rispondere anche della violazione della normativa sul permesso di soggiorno.
Si è sviluppata tra il parco Novi Sad e la zona Tempio, invece, l’attività di controllo congiunto che, sempre nella giornata di martedì 23, ha visto in azione la Polizia locale e i carabinieri. Durante il presidio è stato individuato un uomo che si muoveva con atteggiamento sospetto: dopo averlo seguito, gli agenti del Nucleo problematiche del territorio e i militari dell’Arma hanno deciso di fermarlo in via Piave, notando che stava probabilmente nascondendo in bocca alcune dosi di droga. Il soggetto, un 36enne nigeriano senza fissa dimora, ha opposto resistenza al controllo e ha cercato di ingoiare la merce; ne è scaturita una colluttazione, all’esito della quale l’uomo è stato bloccato e la sostanza stupefacente, che aveva effettivamente in bocca, recuperata (assieme a una trentina di euro nelle tasche). Sono state così sequestrate otto dosi di cocaina, del peso di 6 grammi circa, ed è scattato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio, oltre a una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale. In attesa del processo a suo carico, il 36enne, che aspetta una risposta dallo Stato sulla richiesta di asilo politico, dovrà presentarsi quotidianamente alla polizia giudiziaria come disposto dal Tribunale.
Infine, sono in corso gli accertamenti finalizzati a individuare il presunto spacciatore che nei giorni scorsi ha nascosto un involucro con dieci grammi di hashish all’interno di un cestino dei rifiuti nel parco Novi Sad. Lo stupefacente è stato fiutato da Pit, utilizzato dagli operatori per l’affiancamento nei servizi anti-droga sul territorio: l’ipotesi è che qualcuno abbia “parcheggiato” la sostanza in attesa di recuperarla in un secondo momento.