Nella giornata di ieri, nell’ambito di un servizio mirato alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, il personale della Squadra Mobile della Questura di Bologna, in collaborazione con personale della Squadra Mobile di Forlì-Cesena, procedeva al controllo di un’autovettura con a bordo due soggetti nei pressi di un hotel di Anzola Emilia. L’auto risultava già segnalata quale mezzo sospetto, poiché presumibilmente utilizzata da autori di furti di orologi preziosi mediante l’utilizzo della tecnica c.d. “dell’abbraccio”.
Nell’occasione venivano identificati a bordo della stessa A.P., nata in Romania classe 2001 e D.M., nato in Spagna classe 1999, di etnia ROM e gravitanti nel territorio Bolognese, entrambi gravati dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa in data 10 luglio 2020 dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale Ordinario di Modena, per reati della stessa specie commessi in quel territorio, oltre che da altri numerosi pregiudizi sempre per furti di orologi di pregiato valore con la tecnica “dell’abbraccio”.
Durante le operazioni la donna ha tentato di evitare l’esecuzione della misura della custodia in carcere adducendo uno stato di gravidanza che è poi stato escluso dagli accertamenti clinici immediatamente compiuti.
Nell’occasione i poliziotti hanno appurato che i due soggetti avevano preso alloggio già dalla serata precedente nell’albergo. Ciò consentiva di deferire in stato di libertà per false attestazioni il titolare della struttura ricettiva, che aveva invece dichiarato che i due soggetti erano appena arrivati sul posto.
È stato, inoltre, sequestrata l’autovettura su cui i due arrestati viaggiavano, che è risultata fittiziamente intestata ad un prestanome titolare di oltre 200 autovetture e utilizzata pochi giorni prima per compiere un tentativo di furto con le medesime modalità in provincia di Forlì. I due soggetti, all’esito delle operazioni, sono stati tradotti presso la locale Casa Circondariale “Rocco d’Amato”.
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