“Maternità e paternità dal desiderio alla realtà. Proposte per rimuovere gli ostacoli alle scelte di genitorialità e favorire la conciliazione dei tempi vita-lavoro” è il titolo del webinar di restituzione pubblica del “Progetto Natalità. Ricerca e sperimentazioni per promuovere politiche a favore della natalità, genitorialità e conciliazione nella provincia di Modena” dopo un anno di attività fortemente segnato dalla pandemia. L’iniziativa è prevista per giovedì 11 febbraio 2021 ore 18 con collegamento a questo link: https://centroedunova.clickmeeting.com/progetto-pilota-natalita-11-febbraio
Durante il webinar aperto a tutti verranno riportati i principali risultati delle attività realizzate dai promotori del progetto, con interventi esterni affidati a Riccardo Salomone (presidente Agenzia del Lavoro Provincia di Trento) e a Silvia Vegetti Finzi (Comitato nazionale di bioetica e Osservatorio permanente infanzia e adolescenza).
Con il Progetto Natalità, a partire da una ricognizione sulle politiche attive nei paesi europei per favorire la ripresa della natalità (politiche strutturali che oltre ai servizi di cura dei bambini valorizzano la maternità, mettono madri e padri nelle condizione di conciliare la cura dei figli con l’attività lavorativa, contrastano i fenomeni di discriminazione delle lavoratrici madri), si sono approfonditi i bisogni della realtà modenese. In particolare, il progetto ha inteso promuovere un cambiamento di visione capace di determinare la condivisione dei carichi di cura tra donne e uomini, migliorare le pratiche di welfare pubblico e privato e le politiche a favore della natalità, genitorialità e conciliazione.
Il progetto è promosso dal Centro Servizi Volontariato Terre Estensi in collaborazione con Centro documentazione donna, Dipartimento di Economia Marco Biagi e Fondazione Marco Biagi – Università di Modena e Reggio Emilia, Provincia e Comune di Modena, Buona Nascita, Azienda USL, Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena e Azienda Ospedaliera di Sassuolo e sostenuto dalla Fondazione di Modena.
“Per quanto riguarda il bilancio demografico del 2020, si parla del raggiungimento della soglia minima dei 400mila nati, – 5,21% rispetto al 2019, raggiungendo il tasso di Natalità più basso dal 1995 – commenta il coordinatore del Progetto Natalità Giuseppe Masellis – La pandemia scoppiata nel pieno del nostro progetto ha peggiorato notevolmente la situazione già grave di denatalità nel nostro Paese. Anche il progetto ha avuto una modifica sostanziale degli obiettivi e delle modalità di procedere ma abbiamo posto le premesse per procedere con un ragionamento più ampio che mette al centro la valorizzazione della maternità”.
“Per promuovere lo sviluppo di una società sensibile ai bisogni e ai desideri di natalità tanto della collettività quanto degli individui che la compongono occorre partire da una legislazione paritaria che sposti il carico della cura dalle spalle delle madri a quelle di entrambi i genitori. Solo se anche i padri lavoratori saranno soggetti che “si prendono cura”, potremo rimuovere quei vincoli e quei pregiudizi che le giovani donne incontrano nel mercato del lavoro” afferma Caterina Liotti del Centro documentazione donna.
“L’indagine condotta nelle imprese e nei territori ci consente di tracciare le risposte ai bisogni di conciliazione e alla valorizzazione della genitorialità mantenendo attenzione all’obiettivo di eguaglianza di genere – afferma Tindara Addabbo Dipartimento di Economia Marco Biagi e Fondazione Marco Biagi Università di Modena e Reggio Emilia – in un contesto profondamente mutato dall’impatto socioeconomico della pandemia”.