Sono quasi 200 le carcasse di animali selvatici recuperate nel 2020 dai volontari del Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena che svolge questa attività sulla base di una convenzione con la Provincia, rinnovata per il 2021 nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale.

L’accordo prevede il recupero sul suolo pubblico delle carcasse degli animali selvatici, con un contributo all’associazione di 20 mila euro.

Il provvedimento scaturisce dal passaggio di questa competenza dalla Regione alle Province a partire dallo scorso anno.

La convenzione riguarda l’attività di recupero su strade e aree pubbliche, il trasporto e l’avvio allo smaltimento delle carcasse di animali selvatici, «con una taglia minima – si legge nel documento – non inferiore a una lepre e fatta salva l’applicazione della normativa in materia sanitaria».

Le segnalazioni dovranno arrivare esclusivamente da forze dell’ordine, gestore della strada o altra istituzione o ente pubblico.

Come rileva Piero Milani, responsabile del Centro, i recuperi riguardano  in buona parte soprattutto animali investiti lungo le strade, «un fenomeno – precisa Milani – più frequente nei mesi invernali e nei periodi più freddi come questo, sia in montagna che in pianura, quando gli animali affamati, soprattutto lepri, istrici e caprioli, tendono a stazionare sulla carreggiata stradale per cibarsi del sale sparso contro il ghiaccio».

Le caratteristiche di ogni intervento sono riportate su un apposito registro con documentazione fotografica,  quando si tratta di particolari specie, in base alle  linee guida indicate dalla Provincia.

(immagine d’archivio)