Un nuovo appello arriva dai Sindaci reggiani e dal coordinamento guidato dal Presidente della Provincia Giorgio Zanni alla luce del nuovo DPCM firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, in vista delle commemorazioni di Tutti Santi e dei defunti del 1 e 2 novembre.
L’invito del coordinamento dei Sindaci, riunitosi lunedì pomeriggio per analizzare il nuovo provvedimento e chiedere risposte rapide al Governo sul sostegno a livello nazionale al mondo della ristorazione, del commercio, della cultura e dello sport, è quello di cercare quanto più possibile di effettuare visite ai propri cari presso i cimiteri del territorio anche nei giorni precedenti e successivi l’1 e 2 novembre.
Tutti i cimiteri saranno sempre regolarmente aperti ed ogni Comune si occuperà di predisporre orari di apertura quanto più ampi possibile, cartelli informativi e presidi per prevenire eventuali assembramenti e garantire il rispetto dei comportamenti idonei a consentire la fruizione di questi luoghi in totale sicurezza sanitaria.
«Ci appelliamo anche al senso di responsabilità di tutta la comunità reggiana per evitare concentrazione di persone durante il prossimo weekend. Idealmente istituiamo insieme una settimana intera dedicata alla commemorazione dei nostri cari e cerchiamo di evitare situazioni potenzialmente rischiose dal punto di vista sanitario».
La nota dei Sindaci reggiani arriva anche a seguito di quella emessa nei giorni scorsi dalla Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla in cui si ricorda che i momenti celebrativi e liturgici dell’1 e 2 novembre (messe e rosari) saranno celebrati solamente all’interno delle chiese nel rispetto delle norme in vigore e che la benedizione delle tombe deve essere eventualmente programmata con il Parroco in altro giorno feriale in modo riservato.
«Un ulteriore appello – concludono i Sindaci reggiani – vogliamo farlo anche per la serata di Halloween del 31 ottobre. Nonostante sia ormai una serata che coinvolge tante persone, in un momento difficile e cruciale per la gestione della pandemia come quello in cui ci troviamo, diventa di estrema importanza evitare sia le feste private, peraltro proibite dal DPCM governativo, che il classico “dolcetto o scherzetto” che potrebbe facilmente rappresentare fonte di rischio per la salute delle nostre comunità. Meglio dunque evitare sfilate e travestimenti per città e paesi, così come l’utilizzo di botti e petardi».